Foto archivio (IDF Telegram)

L'esercito israeliano ha ulteriormente elevato oggi lo stato di allerta al confine con il Libano e ha chiuso al traffico ampie porzioni della Alta Galilea.

Posti di blocco sono stati istituiti in una decina di importanti incroci stradali fra cui quelli di Sasa, Baram, Banyas e Naftali.

Le principali citta' dell'Alta Galilea, Kiryat Shomona e Metulla, sono completamente deserte. Molti edifici sono stati danneggiati dal fuoco proveniente dal Libano.
Dall'inizio della guerra 80 mila israeliani residenti in prossimita' del confine col Libano sono stati costretti a sfollare. I loro rappresentanti ribadiscono che non torneranno in quelle localita' fino a quando gli Hezbollah non saranno allontanati dall'area di confine.

Israele nega il visto a due funzionari dell'Onu

Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha annunciato di aver negato il visto e non voler prolungare un altro a due funzionari dell'Onu in Israele.

Lo annuncia lo stesso ministro su X affermando di non voler più "lavorare con chi coopera con la propaganda di Hamas".
''Il comportamento delle Nazioni Unite dal 7 ottobre in poi - ha scritto Cohen su X - è una vergogna per quella organizzazione e per la comunità internazionale. A cominciare dal Segretario generale che ha legittimato crimini di guerra e crimini contro la umanità fino all'Alto Commissario per i diritti dell'uomo che ha pubblicato accuse infamanti ed infondate, e fino alla Un Women che per due mesi ha ignorato gli stupri contro donne israeliane''. ''Basta con le ipocrisie dell'Onu. - ha affermato il ministro - Non lavoreremo più con chi coopera con la propaganda della organizzazione terroristica Hamas''.