A14 giorni dal via delle primarie in Iowa, Donald Trump sente già la nomination in tasca ma, in caso di imprevisti, ha anche la promessa di essere graziato per i 91 capi di imputazione di quattro processi pendenti da parte dei suoi due principali rivali repubblicani.
Sia il governatore della Florida Ron DeSantis che l'ex ambasciatrice all'Onu Nikky Haley avevano precedentemente sostenuto che estendere la clemenza all'ex presidente sarebbe nel migliore interesse del Paese ed entrambi avevano segnalato di essere propensi a concedere la grazia.

Ma a fine anno le loro dichiarazioni sono state più nette.

"Perdonerò Trump se sarà ritenuto colpevole", ha detto Haley in un comizio a Plymouth, New Hampshire. DeSantis le ha fatto eco in Iowa annunciando che anche lui grazierebbe il tycoon. "Dobbiamo andare avanti come Paese", ha spiegato, evocando l'analogo gesto di Ford verso Nixon per lo scandalo Watergate, l'unica volta in cui un presidente degli Stati Uniti ha ricevuto la grazia.