ROMA - Molti frontalieri della provincia di Sondrio sono stati esclusi dalla fase transitoria prevista dall'Accordo Italia-Svizzera sull'imposizione fiscale. A denunciarlo è Toni Ricciardi, deputato Pd eletto in Europa, che ha presentato in merito una interrogazione al Ministro dell'economia e delle finanze Giorgetti.
Nella premessa, Ricciardi ricorda che “l'Accordo Italia-Svizzera relativo all'imposizione dei lavoratori frontalieri del 1974, rimasto in vigore fino al 31 dicembre 2023, prevedeva che i frontalieri dei “comuni di confine” con rientro giornaliero avrebbero pagato le tasse sul reddito da lavoro solo in Svizzera; il 23 dicembre 2020 è stato siglato un nuovo Accordo entrato in vigore il 17 luglio 2023 ed applicabile a partire dal 1° gennaio 2024”.
“Tale nuovo Accordo – spiega il deputato – contiene una definizione molto più precisa sia di “lavoratore frontaliere”, sia di “comune di confine” pertanto le Autorità hanno definito in modo congiunto l'elenco dei comuni di confine, includendo appunto tra essi tutte quelle località poste entro i venti chilometri dal confine tra i due Stati; l'articolo 9 del nuovo Accordo stabilisce, in via transitoria, che i redditi da lavoro, percepiti da coloro che sono già stati “frontalieri residenti in Italia” tra il 31 dicembre 2018 e il 17 luglio 2023 – cosiddetti “vecchi frontalieri” –, restano imponibili soltanto in Svizzera; pertanto alla luce del nuovo Accordo i frontalieri residenti nei “comuni di confine” verranno tassati in modalità differente a seconda del fatto che essi siano vecchi o nuovi frontalieri”.
“In particolare, - continua Ricciardi – se i soggetti sono nuovi frontalieri pagheranno in Svizzera un'imposta alla fonte con aliquote pari all'80 per cento di quelle ordinarie e dovranno poi dichiarare il reddito da lavoro anche in Italia; al contrario, se sono “vecchi frontalieri”, essi pagheranno solo l'imposta elvetica con un notevole risparmio; il sindacato federale del Canton Ticino – OCST – ha reso noto che il 19 febbraio 2024 che il Cantone ha recentemente aggiornato le proprie direttive e in base a questa presa di posizione, risulterebbero esclusi dai “vecchi frontalieri” tutti i lavoratori frontalieri dei comuni della provincia di Sondrio che non erano presenti nel vecchio elenco dei Canton Ticino ma solo in quello valido per il Canton Grigioni e per questa ragione ora il Ticino ha deciso di inquadrarli come “nuovi frontalieri” con tassazione mista”.
“La nuova interpretazione elvetica – informa Ricciardi – sta generando moltissima confusione, basti pensare che, sul lato italiano, moltissimi amministratori locali hanno da tempo comunicato ai propri cittadini che sarebbero stati inclusi tra i “vecchi frontalieri” con tassazione integralmente in Svizzera.
Per questo, il deputato chiede a Giorgetti “se intenda adottare urgentemente iniziative di competenza per risolvere questa grave violazione che sta mettendo a rischio la situazione economica di molte famiglie di lavoratori frontalieri in provincia di Sondrio esclusi dalla fase transitoria prevista dall'Accordo del 23 dicembre 2020”.