MILANO - Nell'anno del centenario della morte di Eleonora Duse, il Vittoriale degli Italiani il 9 marzo inaugura la stagione primaverile con la festa 'Ho coronato la saggezza oggi e acceso il gran fuoco', frase tratta da un telegramma di Gabriele d'Annunzio a Luisa Baccara.

Tra le inaugurazioni della giornata, nuovi spazi restaurati e riqualificati del Vittoriale, dalla libreria al retro della Prioria, al Canile, dalla Torre degli Archivi al Cortile degli Schiavoni, passando per il Portico del Parente: un cantiere sempre aperto con l'obiettivo di restituirlo al pubblico così come d'Annunzio lo aveva desiderato.

"La frase solenne che dà il titolo alla manifestazione - racconta il presidente del Vittoriale Giordano Bruno Guerri - è giustificata dall'enorme mole di lavoro che ha impegnato l'inverno del Vittoriale".
In primavera apriranno al pubblico anche due nuove mostre: una con opere della prima fase artistica di Umberto Boccioni, mai esposte prima al pubblico, e l'altra con una selezione di opere del pittore viareggino Alfredo Catarsini. Sarà inoltre allestito uno spazio espositivo con alcuni oggetti di Eleonora Duse.
"Infine - conclude Guerri - il Gran Fuoco risplenderà su un omaggio a Eleonora Duse, nel centenario della sua scomparsa. È solo l'inizio di un anno che, evento dopo evento, vogliamo trionfale".
La festa sarà l'occasione per inaugurare l'anno del centesimo anniversario della morte della divina Eleonora Duse (Vigevano 1858 - Pittsburgh 1924), una delle più grandi attrici italiane di tutti i tempi e travagliato amore di d'Annunzio. Dal Vittoriale si apriranno dunque i festeggiamenti, con il Comune di Asolo, Pierfranco Bruni, membro del Comitato Nazionale per le celebrazioni della scomparsa della Duse e Carlo Mangolini, direttore ATCG del Teatro Stabile del Veneto.