Al 42' ROMA-Lazio 1-0 - Rete di Gianluca Mancini.

Sugli sviluppi dell'angolo, deviazione sottoporta del difensore che mette in porta il cross di Dybala!

Immobile: 'L'addio di Sarri ci ha scombussolato' -  "Nel primo tempo abbiamo avuto potenziali occasioni, il derby è una partita tesa e ogni occasione dovrebbe essere trasformata in gl. Ovvio che anche aver cambiato in corsa e subito tutto quello che c'è stato intorno all'addio di Sarri ci ha scombussolato, non siamo riusciti a capovolgere la situazione dal punto di vista emotivo. Siamo amareggiati, ci aspettavamo un altro tipo di partita e poteva essere un bel trampolino per finire bene l'anno. Anche l'infortunio di oggi; le cose negative non arrivano mai da sole. Non siamo stati abbastanza bravi a tenere il passo quando le cose andavano bene. E' ovvio che se ti porti dietro strascichi di sconfitte pesanti la paghi". Così Ciro Immobile, attaccante laziale, dice la sua dopo la sconfitta nel derby ai microfoni di DAZN

Mancini sventola la bandiera anti Lazio- "Non volevo offendere nessuno, ho esultato con i miei tifosi e un po' di goliardia ci può stare". Così Gianluca Mancini, difensore della Roma, torna ai canali ufficiali del club sul gesto della bandiera anti Lazio sventolata per festeggiare la vittoria nel derby. "Sono partite intense, ho preso la prima bandiera che mi hanno dato però sono cose che finiscono nei festeggiamenti senza mancare di rispetto a nessuno. Chiedo scusa, ma ero molto felice di festeggiare con i miei tifosi", ha concluso.

De Ross, io mister presente, al futuro non penso - "Vincere un derby è tanto bello sempre, da allenatore è un po' diverso. Sentivamo la pressione, c'era un'attesa incredibile, quella dei tempi migliori. Sono tanto felice, forse da allenatore c'è ancora più tensione emotiva". Lo ha detto De Rossi a Dazn dopo la vittoria nel derby. Parlando poi della festa sotto con la Sud che ha visto Mancini e Dybala tra i tifosi e Lukaku sulla balaustra,ha aggiunto: "Quando si vince si fa un po' di cinema che è anche sano, la squadra mi ha preso di peso per andare sotto la Sud. Quello però è il loro momento, ma mi sono goduto anche io qualche abbraccio". Poi parlando del suo futuro ha spiegato: "Per ora sono mister presente. Non ci penso al futuro, ogni tanto bisogna buttarsi anche sul divano con birra e patatine per staccare". Infine una riflessione sull'atteggiamento della sua squadra: "A Lecce la vittoria non è arrivata perché l'allenatore è giovane e deve imparare, però noi dobbiamo essere sempre questi e l'ho ringraziati. Mi è cascata dal cielo l'opportunità di allenare la Roma, un'occasione enorme. E non solo per un aspetto emotivo, ma perché alleno giocatori forti che nascondono qualche pecca mia di inesperienza.. E' una squadra forte che mi sta facendo diventare famoso".

Tudor, ci sono mancate lucidità e pericolosità - "Ci è mancata un po' di lucidità e pericolosità, la Roma era troppo in questo momento per la terza gara in sette giorni, ho avuto poco tempo. Ora facciamo i complimenti a loro e ci mettiamo a lavorare". Così il tecnico della Lazio, Igor Tudor, intervistato da Dazn nel dopo-derby. "I cambi a fine primo tempo? - dice ancora Tudor - Ciro (Immobile ndr) e Romagnoli hanno avuto dei problemini. C'è da migliorare tutto - dice ancora Tudor - per interpretare questo tipo di calcio. A livello fisico è intenso e per alzare il livello e reggerlo devi fare uno o due mesi in più di lavoro fisico. Ma sono ottimista, ho visto belle cose". Rimane il problema dell'inconsistenza laziale in avanti. "Sì, in avanti è evidente che facciamo fatica - commenta il tecnico -, in tre non fanno la differenza vera, ma oggi era la terza in sette giorni e poi la Roma è unas quadra difficile, che evita il pressing". "Ora l'obiettivo è crescere e migliorare - conclude Tudor -, ed essere più incisivi in avanti e avere più cattiveria mantenendo equilibrio e correttezza. Ma ora mettiamoci a lavorare per la prossima gara".