(foto archivio)

Al via il G7 sull'attacco dell'Iran a Israele

Ha preso il via la riunione del G7 in videoconferenza, convocata dalla presidenza italiana per discutere dell'attacco iraniano contro Israele.

La premier Giorgia Meloni partecipa in collegamento da Palazzo Chigi.

Gallant, contro l'Iran occorre formare alleanza strategica

    "C'è l'opportunità di formare un'alleanza strategica contro la minaccia iraniana". Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant che ha visitato la batteria degli Arrow che hanno intercettato i lanci dall'Iran.  Poi ha osservato che sulle "testate di quei missili ci potevano essere ordigni nucleari". "Gli Usa, Israele e i loro alleati - ha sottolineato - sono fianco a fianco per difendersi da questa grave minaccia". Anche il ministro Benny Gantz ha sollecitato la nascita di una simile alleanza.

Idf: 'Oltre 300 droni e missili lanciati contro Israele'

Più di 300 droni e missili provenienti da Iran, Iraq e Yemen sono stati lanciati contro Israele nella notte. Lo ha affermato il portavoce dell'Idf Peter Lerner alla Bbc Radio. "So che circa 360 munizioni diverse, 170 droni esplosivi, 30 missili da crociera, 120 missili balistici sono stati lanciati contro Israele. La stragrande maggioranza di questi è stata intercettata", ha spiegato. Lerner ha affermato che missili da crociera e Uav sono stati "intercettati prima che raggiungessero lo spazio aereo israeliano", aggiungendo che le difese aeree di Israele e il sostegno di Stati Uniti, Regno Unito, Francia e altri hanno inviato "un messaggio molto forte" all'Iran.

Gantz: 'Esigeremo un prezzo nel modo e nel momento adatto'

"Costruiremo una coalizione regionale contro la minaccia dell'Iran ed esigeremo un prezzo nel modo e nel momento che ci conviene". Lo ha detto il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz. "L'incidente non è finito - ha aggiunto - l'alleanza strategica e il sistema di cooperazione regionale che abbiamo costruito devono essere rafforzati". Poi ha sottolineato che Israele non ha ancora portato a termine "i suoi compiti: il ritorno delle persone rapite e l'eliminazione delle minacce per gli abitanti del nord e del sud".

Casa Bianca: 'Non vogliamo un'escalation in Medio Oriente'

Gli Stati Uniti non vogliono "un'escalation in Medio Oriente", ha sottolineato la Casa Bianca.

 

La Francia raccomanda ai connazionali di lasciare l'Iran

La Francia ha raccomandato ai suoi cittadini di "lasciare temporaneamente" l'Iran.

 

L'Iran convoca ambasciatori Gb, Francia e Germania

Il ministero degli Esteri in Iran ha convocato gli ambasciatori di Gran Bretagna, Francia e Germania a seguito delle loro posizioni assunte di fronte agli attacchi di Teheran contro Israele.

Il Papa: 'In Medio Oriente si fermi la spirale di violenza'

"Seguo nella preghiera e con preoccupazione, anche dolore, le notizie giunte nelle ultime ore sull'aggravamento della situazione in Israele a causa dell'intervento da parte dell'Iran", così il Papa al Regina Caeli: "Faccio un accorato appello affinché si fermi ogni azione che possa alimentare una spirale di violenza col rischio di trascinare il Medio Oriente in un conflitto bellico ancora più grande.

Nessuno deve minacciare l'esistenza altrui. Tutte le nazioni si schierino invece dalla parte della pace e aiutino gli israeliani e i palestinesi a vivere in due Stati, fianco a fianco, in sicurezza è un loro profondo e lecito desiderio, ed è un loro diritto".

In gravi condizioni la bambina colpita dai resti di un drone iraniano

Restano "gravi e instabili" le condizioni della ragazzina beduina di 7 anni che è stata ferita in Israele dalle schegge ricadute dopo l'intercettazione di uno dei droni lanciati dall'Iran. Lo ha fatto sapere l'ospedale Soroka di Beersheva dove la piccola è ricoverata per una ferita alla testa che mette a repentaglio la sua vita.

Idf, 'falsa notizia ritorno di donne e bimbi a Gaza nord'

Il portavoce dell'Idf ha definito "false e completamente infondate" le voci riferite da media palestinesi che era stato autorizzato il ritorno di donne e bambini dal sud al nord della Striscia. Il portavoce Avichai Adraee ha ribadito - citato da Ynet - che "l'Idf non consente il ritorno dei residenti. Non avvicinatevi alle forze che operano lì. L'area settentrionale della Striscia di Gaza è ancora una zona di guerra e non permetteremo il ritorno".

Pasdaran: 'Se Israele reagirà, attaccheremo di nuovo'

"Se Israele attacca gli interessi, gli asset, le personalità o i cittadini dell'Iran in futuro, attaccheremo il regime sionista di nuovo dal territorio iraniano", ha minacciato in un messaggio il comandante dei Guardiani della Rivoluzione, Hossein Salami. L'attacco notturno iraniano di droni e missili contro lo Stato ebraico "ha avuto successo ed è stato proporzionato alle azioni malvage israeliane, anche se avrebbe potuto essere più esteso", ha aggiunto Salami, citato dall'agenzia Irna, ribadendo ancora il concetto che "se Israele dovesse prendere nuove iniziative contro l'Iran, reagiremo in modo più deciso".

Mosca invita alla moderazione dopo l'attacco

Il ministero degli Esteri russo invita alla "moderazione" dopo gli attacchi iraniani contro Israele. "Esortiamo tutte le parti coinvolte a mostrare moderazione. Contiamo sul fatto che gli Stati regionali risolvano i problemi esistenti con mezzi politici e diplomatici", ha dichiarato il ministero in un comunicato.

Media israeliani, 'pressioni Usa perché non risponda all'Iran'

Ci sono "pressioni Usa" che il Gabinetto di guerra di Israele previsto per le 15.30 (le 14.30 in Italia) non decida un contrattacco nei confronti dell'Iran. Lo hanno riferito media israeliani, citando fonti israeliane che stimano che "una riposta israeliana non arriverà immediatamente". Il problema - aggiungono le fonti - è individuare una "risposta che non porti necessariamente a un'escalation".

Iran: 'Basi Usa a rischio se partecipano alla risposta di Israele'

L'Iran "invia un messaggio agli Stati Uniti che se parteciperanno alla possibile prossima mossa aggressiva dei sionisti (in risposta all'attacco missilistico iraniano, ndr), la sicurezza delle sue basi e forze nella regione (mediorientale) sarà a rischio". Lo ha minacciato il capo di Stato maggiore iraniano, Mohammad Bagheri. "Gli Usa hanno dato luce verde all'attacco israeliano al nostro consolato e difeso Israele la scorsa notte, usando tutta la sua forza, per azzerare l'operazione iraniana, ma non sono stati capaci di affrontare l'Iran", ha aggiunto, asserendo che "l'Iron Dome non ha potuto opporre una reale resistenza ai droni".

Meloni: 'Condanna per gli attacchi iraniani contro Israele'

Il Governo italiano ribadisce la condanna agli attacchi iraniani contro Israele - scrive sui social la premier Giorgia Meloni -. La presidenza italiana del G7 ha organizzato per il primo pomeriggio di oggi una conferenza in collegamento a livello dei leader. Esprimiamo forte preoccupazione per una destabilizzazione ulteriore della regione e continuiamo a lavorare per evitarla".

Hamas: 'La risposta dell'Iran è meritata per i crimini sionisti'

"Consideriamo l'operazione militare dell'Iran contro l'occupante sionista come un diritto naturale e una risposta meritata al crimine di aver preso di mira il consolato iraniano a Damasco e di aver assassinato lì diversi leader delle Guardie Rivoluzionarie". Lo ha detto Hamas su Telegram, facendo appello "alle nazioni arabe e islamiche, ai popoli liberi del mondo e alle forze della resistenza nella regione di continuare l'appoggio alla nostra operazione 'Inondazione di Al Aqsa".

Media, in Israele anche 31 feriti lievi per gli attacchi

Sarebbero 31 le persone rimaste ferite in Israele per l'attacco notturno sferrato dall'Iran. Lo riferisce Nbc News, la quale precisa che le persone colpite si stavano dirigendo verso i rifugi in seguito al suono delle sirene. Nella notte, i media israeliani hanno riferito che un bambino di 10 e una bambina di 7 sono rimasti feriti gravemente dalle schegge in seguito all'intercettazione di droni iraniani, entrambi nel sud di Israele.

Iran all'Onu: 'Col nostro attacco la questione è conclusa'

L'Iran ha fatto appello a Israele perché non reagisca al suo attacco diretto di droni e missili, definito giustificato e risposta obbligata al raid contro il consolato di Damasco. "La questione può considerarsi chiusa così", ha detto la rappresentanza iraniana all'Onu. "Ma se il regime israeliano commetterà un nuovo errore, la risposta sarà considerevolmente più dura", ha dichiarato l'ambasciatore Saed Iravani, che ha inviato una lettera alla presidenza del Consiglio di sicurezza Onu e al segretario generale Antonio Guterres affermando che l'attacco contro Israele "rientra nell'esercizio del diritto di Teheran all'autodifesa".