Il CGIE, a larghissima maggioranza, chiede di modificare la legge sulla cittadinanza per gli italiani residenti all’estero.
Con 49 voti a favore, 1 contrario e 4 astenuti l'assemblea plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero (CGIE) formula proposte concrete per affrontare i problemi creati dalla nuova legge sulla cittadinanza.
Ecco il testo adottato:
CONSIGLIO GENERALE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO

L’ASSEMBLEA PLENARIA

16-20 GIUGNO 2025

ORDINE DEL GIORNO

Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero

VISTO il testo novellato della Legge 91/1992 (Nuove norme sulla cittadinanza) dal Decreto-legge 36/2025 e convertito dalla Legge 74/2025.

CONSIDERATE le inquietudini che essa ha sollevato nell’insieme delle Comunità italiane nel Mondo.

ASSUNTO il lavoro compiuto dalle Commissioni permanenti del CGIE, in particolare dalla III Commissione, dalle commissioni continentali e dalla commissione di nomina governativa.

PRESO ATTO con favore di quanto affermato dal Presidente della Repubblica nell’incontro con il CGIE del 17 giugno 2025 e da quanto affermato dal Ministro degli Affari Esteri nell’incontro con il CGIE del 16 giugno 2025, che hanno riconosciuto la possibilità di prevedere modifiche alle disposizioni legislative adottate in modo da affrontare alcune criticità prodotte dalle norme in questione.

PROPONE

Di introdurre modifiche legislative per:

1. Eliminare i limiti alla trasmissione della cittadinanza italiana per i residenti all’estero che sono già in possesso della cittadinanza italiana;

2. Eliminare le limitazioni alla trasmissione della cittadinanza italiana da parte dei connazionali in possesso anche di altra cittadinanza;

3. Eliminare qualsiasi termine massimo per la presentazione delle richieste di riacquisto della cittadinanza da parte di coloro che l’hanno perduta in virtù della normativa antecedente all’attuale legge;

4. Riconoscere il diritto alla cittadinanza italiana agli italo-discendenti che dimostrino un legame culturale e linguistico con l’Italia;

5. Riconoscere il diritto alla presentazione della richiesta di riconoscimento della cittadinanza a tutti che al 27 marzo 2025 erano già inserite nelle liste di attesa nelle nostre sedi consolari anche se a loro non sia stata ancora attribuita una data per la presentazione della domanda;

6. Richiedere dati statistici sul riconoscimento della cittadinanza italiana, come per esempio i valori percepiti sul capitolo 7-bis della tabelle delle tariffe consolari di ogni sede consolare dal 2014 al 2025.