Renato Palermo

CACCURI (Crotone) – Si è conclusa il 10 agosto la XIV edizione del Premio Letterario Caccuri con la vittoria di Gad Lerner con il suo saggio “Gaza. Odio e amore per Israele”. Molti gli ospiti che hanno contribuito a rendere ancora una volta inteso e prestigioso il contesto calabrese del piccolo borgo di Caccuri, inserito nell’elenco dei “Borghi più belli d’Italia”. Oltre al vincitore del Premio per la saggistica, sono stati conferiti una serie di premi nelle diverse sezioni. E come ogni anno, anche in questa quattordicesima edizione, nella serata dell’8 agosto, sono stati assegnati i due premi “Eccellenza italiana nel mondo”: alla scrittrice e intellettuale in Argentina Maria Teresa Andruetto e al dirigente storico delle comunità italiane in Uruguay Renato Palermo. I due premiati vengono selezionati ogni anno all’interno delle partnership internazionali del Premio Letterario Caccuri con la Cattedra di studi italici e glocalizzazione dell’Università di Mar del Plata, coordinata dal professor Daniel Antenucci e con l’Associazione calabrese in Uruguay.  Quest’anno targhe e pergamene sono state ritirate dal parlamentare italiano eletto in Europa, Simone Billi, che ha anche ricordato il valore delle nostre comunità nel mondo e il contributo alle società di insediamento, insieme all’anniversario della tragedia di Marcinelle e del lavoro italiano nel mondo. E verranno consegnati in autunno ai premiati direttamente in Argentina e Uruguay dal parlamentare eletto in Sud America Fabio Porta. Il coordinatore del progetto, Eugenio Marino, invitato dai conduttori Savino Zaba e Vittoriana Abate ad annunciare i vincitori del 2025, ha comunicato che l’internazionalizzazione del Premio crescerà con la richiesta arrivata in questi giorni dal Brasile di allargare la partnership internazionale anche al gigante sudamericano, cosa che avverrà prima della prossima edizione 2026.  L’onorevole Simone Billi, nel ritirare i premi, ha ricordato il valore delle nostre comunità nel mondo e il contributo alle società di insediamento, insieme all’anniversario della tragedia di Marcinelle e del lavoro italiano nel mondo e ha letto al numeroso pubblico del Premio le motivazioni dell’assegnazione:

“A Maria Teresa Andruetto, per il suo encomiabile impegno nella ricerca delle origini, nella costruzione di una identità individuale e sociale che attraversa le conseguenze della dittatura argentina e diviene patrimonio comune nazionale, ispirando numerosi artisti nella realizzazione di opere letterarie, film, spettacoli musicali e teatrali, in Patria e all’estero.  Per aver saputo raccontare, con una scrittura magistrale, il complesso processo della scoperta storica e dell’identificazione personale e collettiva con un Paese – l’Argentina e il suo passato tragico e violento – a cui si è comunque legati da un vincolo di appartenenza”. A Renato Palermo, dirigente storico della comunità italiana in Uruguay e giornalista attento e impegnato, che ha raccontato le sfide dell’emigrazione e della solidarietà, che non ha mai smesso di lottare per la libertà e la giustizia sociale, con la voce di chi è stato punto di riferimento per la democrazia, il dialogo e la memoria storica. Per l’eccezionale impegno dedicato, in oltre cinquant’anni, alla promozione della cultura italiana, alla tutela dei diritti dei connazionali all’estero e alla difesa dei più bisognosi, lavorando instancabilmente per il rafforzamento del legame tra la Calabria, l’Italia e le sue comunità nel Sud America, fornendo un contributo cruciale soprattutto nella tutela dei diritti previdenziali, assistenziali e civili degli emigrati italiani”.