di MARCELLA PIRETTI
BOLOGNA – Proseguono in Nepal le ricerche per trovare gli altri due alpinisti italiani dispersi dopo l’ondata di nevicate dei giorni scorsi e dopo la tragedia degli altri tre italiani morti. Due sono Stefano Farronato e Alessandro Caputo, morti a 5.200 metri mentre si trovavano sul Panbari, il terzo è Paolo Cocco che si trovava invece nello Yalung Ri. Insieme a Cocco, nella stessa spedizione che puntava a scalare il Dolma Khang, c’era anche il suo amico Marco Di Marcello, biologo, che al momento risulta disperso e si sta appunto cercando. L’altro disperso italiano è l’altoatesino Markus Kirchler, che faceva parte di un altro gruppo.
Anche se le possibilità di ritrovare i due alpinisti sono ridotte al minimo, i soccorritori non si danno per vinti. E a dare qualche illusione che ci possa essere un lieto fine è il fatto che il segnale Gps di Di Marcello parrebbe essere ancora attivo e in movimento. Ha dichiarato ieri Gianni Di Marcello, fratello di Marco: “Il segnale del radio satellitare in possesso di Marco, che viene poi triangolato a Londra, dove risiede la moglie del capo spedizione e sherpa del gruppo, Tenjing Phurba, è ancora attivo. La traccia del segnale (che si aggiorna ogni 4 ore) in questi due ultimi giorni, sarebbe chiara: il ‘puntino’ che corrisponde alla sua posizione, due giorni fa era in discesa e ieri in salita, segno evidente che Marco si muove e quindi ancora in vita”
Cocco, fotografo e in passato vicesindaco di Fara San Martino, era partito insieme a Di Marcello con l’agenzia Dreamers Destination Treks. I due, come tutto il loro gruppo, sarebbero stati raggiunti da una valanga mentre erano nel campo base. La spedizione aveva come obiettivo la scalata del Dolma Khang, alto 6.332 metri. In un video registrato prima delle partenza, Cocco e Di Marcello raccontavano: “Ciao a tutti! Siamo Marco Di Marcello e Paolo Cocco, e oggi, 27 ottobre alle 5.40 del mattino, vi stiamo mandando questo messaggio da Kathmandu. Siamo pronti a partire per la via delle montagne, con l’obiettivo di tentare la prima salita italiana al Dolma Khang, nel Parco Nazionale del Gaurishankar, nella valle della Rolwaling. Questo parco nazionale è praticamente adiacente a quello dell’Everest”.















