di STEFANO CASINI
“La cucina italiana tra salute, benessere e innovazione" é stato il leit motive della decima edizione della Settimana della Cucina italiana e il nostro Ambasciatore Fabrizio Petri ha organizzato, nella sede diplomatica italiana, l’inaugurazione dell’evento, con una presenza eccezionale: Loretta Fanella. Durante queste giornate, 15 ristoranti, propongono menù speciali, ispirati alla dieta mediterranea. Ma, quest'anno i dolci sono i protagonisti, grazie alla partecipazione di Loretta Fanella, una delle più rinomate pasticciere italiane nel mondo e titolare della Loretta Fanella Pastry Experience. Loretta ha lavorato come chef pâtissier in alcune delle più importanti cucine stellate d’Europa come Cracco, Ferran Adrià, Pinchiorri, esperienze che hanno permesso di affinare le sue tecniche, raggiungendo altissimi standard estetici e qualitativi creando altissimi livelli d’eccellenza e ribaltando le regole del dessert. Nel 2019 ha aperto a Livorno, la sua cittá adottiva, Loretta Fanella Pastry Experience, dove é riuscita ad esprimere la sua creatività la sua idea di dessert. Un laboratorio di pasticceria dove si realizzano dolci artigianali per privati, alberghi, locali e ristoranti. Formatasi al fianco dei migliori chef europei, Fanella coniuga innovazione e tradizione in creazioni che sorprendono per estetica e sapore, avendo ottenuto i premi piú importanti del suo settore nel mondo.
A differenza delle edizioni precedenti, il programma è stato più flessibile e diffuso, permettendo alle varie sedi diplomatiche e culturali di organizzare eventi in date diverse nel corso dell'anno, mantenendo comunque la terza settimana di novembre come appuntamento annuale. L'edizione 2025 ha celebrato anche il decimo anniversario e l’obiettivo dell’evento é quello di promuovere la cucina italiana come un patrimonio vivo, in continua evoluzione, permettendo un dialogo tra tradizione e ricerca, sapori antichi e nuove tecnologie, ma, soprattutto, per entrare nella fase conclusiva del percorso di candidatura della cucina italiana come patrimonio culturale immateriale dell'UNESCO.
Abbiamo chiesto a LORETTA FANELLA perché commemorare la 10a Edizione della Settimana della Cucina Italiana a Montevideo?
“Ho ricevuto l’invito dell’Ambasciatore Fabrizio Petri e per me é un orgoglio poter rappresentare l’Italia, non solo per essere italiana, ma anche per mettere in evidenza la pasticceria italiana.. É conosciuta, chiaro, ma ha sempre bisogno di farsi conoscere di piú. In Uruguay ci sono moltissimi italiani ed ho portato dolci molto tipici come la Caprese, la Pastiera o il Babá e la gente ha riconosciuto i dolci e li ha apprezzati ancor di piú, perché ha assaporito e capito che ogni dolce é ben fatto con le materie prime che ho trovato qui.
Parlando di tecnica pasticciera, gli ingredienti sono piú che fondamentali. Quelli base come acqua o latte, son diversi in ogni paese. Quanto pesano gli ingredienti “locali” per l’elaborazione di un dolce?
“Pesano e molto. Per esempio se il latte, viene da un certo tipo di territorio, dove la mucca mangia una certa erba, che vive in un certo clima ed ha uno stile di vita sano, sicuramente sará un latte eccelso, ma se il mangime é artificiale o l’animale si muove poco ecc. il sapore é diverso, cosí come saranno diversi i derivati, come la mozzarella o i formaggi. Per esempio, ho portato dall’Italia il lievito-madre che é qualcosa di vivo, che cambia ogni giorno. Averlo portato in Uruguay, dopo un viaggio in aereo, giunto in Uruguay con un altro clima e un’altra farina, é cambiato tutto. Son cose che, se non le vivi, non le puoi capire. Il lievito, come il latte, vivono, quindi si trasformano e possono cambiare. Proprio questo é il valore aggiunto dei prodotti italiani. Poi, appunto gli ingredienti devono essere uniti con sapienza e perfezione. Io, personalmente, se me la chiedono, la do una ricetta, ma son sicura che il prodotto finale non sará lo stesso.
L'Uruguay, come altri paesi del mondo, ha un settore produttivo molto piccolo ma che si fa strada per coltivare ogni prodotto senza chimici, diciamo al naturale. A volte vediamo in un supermercato, un pomodoro rosso meraviglioso, ma sappiamo che porta con se elementi chimici. C’é anche in Italia un settore totalmente naturale?
“Totalmente naturale é impossibile, ma anche in Italia, ci sono filiere che mirano a salvaguardare la specificitá del prodotto, non usare conservanti o agenti chimici e offrire, nel possibile, un prodotto naturale. Nel mio piccolo, sono fortunata di avere genitori, soprattutto mio padre, che cura un orto e quando loro mi danno i prodotti di questo orto, vedo che, la vita dell’ortaggio, é molto piú lunga di quella che si compra a un super.
All’Ambasciata un folto pubblico ha potuto assaporite i prodotti dolciari di altissima qualitá elaborati dalla Fanella e l’appuntamento é stata un’inaugurazione coi fiocchi. Era presente anche una delegazione del Corpo della Guardia di Finanza, guidato dal Colonnello Antonio Aiello.
LA GUARDIA DI FINANZA IN URUGUAY - Presso l'auditorium dell'Ufficio Penale Centralizzato (OPEC), sono iniziate le attività formative del Progetto di Cooperazione per la Sicurezza Economica e Finanziaria Italia-America Latina (SEFILAT). La formazione durerá una settimana, fino al prossimo mercoledí. Alla cerimonia di apertura erano presenti: il Presidente della Corte Suprema di Giustizia, Dr. John Pérez Brignani, il Vice Direttore Generale per gli Affari Politici del Ministero degli Affari Esteri, Ministro Gabriela Ortigosa, il rappresentante della Guardia di Finanza, Colonnello Antonio Aiello e il rappresentante dell'IILA (Istituto Italo Latino Americano) Vicente Arce Santillán.
Questo corso di formazione mira a fornire ai partecipanti conoscenze specifiche sui principali fenomeni criminali direttamente legati ai flussi economico-finanziari e sulle relative tecniche di analisi, investigazione e contrasto. Tutto questo per favorire la collaborazione e la condivisione delle informazioni. Il corso si propone, specificamente, di armonizzare le metodologie di prevenzione e repressione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, della corruzione, dei reati tributari e finanziari e dei traffici illeciti transfrontalieri, favorendo l'impiego degli strumenti più avanzati per aggredire il patrimonio delle organizzazioni criminali. Nel suo intervento, il Dott. John Pérez Brignani ha espresso il suo onore per la partecipazione di "illustri rappresentanti della Guardia di Finanza, istituzione di enorme prestigio internazionale e punto di riferimento indispensabile nella lotta alla criminalità organizzata e ai complessi fenomeni che incidono sull'integrità economica degli Stati. Non esiste un sistema giudiziario forte senza una formazione continua", ha affermato il Presidente della Corte Suprema di Giustizia, aggiungendo che "l'evoluzione della criminalità organizzata, la sofisticazione dei flussi finanziari illeciti, l'uso delle nuove tecnologie e la natura transnazionale dei reati richiedono che gli operatori del nostro sistema giudiziario aggiornino costantemente le proprie competenze".
Dal canto suo, il Vicedirettore Generale per gli Affari Politici del Ministero degli Esteri Pérez Brignani ha sottolineato: “Da diversi anni, l'Uruguay si impegna fermamente e categoricamente nella lotta contro il riciclaggio di denaro, il finanziamento del terrorismo, la frode fiscale, la frode doganale e il traffico transfrontaliero. Si tratta di questioni che incidono non solo sulla sicurezza pubblica, ma anche sulla stabilità economica, sulla fiducia nelle istituzioni e sulla reputazione internazionale del Paese". Poi, sempre Pérez Brignani, ha concluso con una raccomandazione a tutti i partecipanti di sfruttare a pieno il corso perché "la formazione è un meccanismo che rafforza l'indipendenza della magistratura e l'efficacia dello Stato".
STEFANO CASINI















