"Come nelle peggiori pratiche dei regimi autoritari, alla vigilia del referendum sulla riforma costituzionale sulla giustizia, pare che il governo Meloni sia intenzionato ad impedire l'esercizio del voto a milioni di cittadini italiani residenti all’estero."
Così ha dichiarato oggi Luciano Vecchi, Responsabile per gli italiani nel mondo del Partito Democratico.
"Prevedere, come unica modalità, il voto in presenza nei consolati renderebbe infatti impossibile l'esercizio di un diritto costituzionale fondamentale ai milioni di concittadini che vivono lontano da essi nei cinque Continenti."
"Anche in questo caso, con la parola "riforma", si intenderebbe manipolare preventivamente l'esito di una consultazione popolare."
"Nulla a che vedere - afferma l'esponente del PD - con l'affrontare le problematiche reali relative all'espressione del voto all'estero. Per questo sarebbe sufficiente adottare le proposte approvate all'unanimità dal Consiglio Generale degli Italiani all’Estero lo scorso 19 giugno."
"Chiediamo che questa, ulteriore, vergognosa intenzione venga immediatamente smentita."
"Oltre ad essere un evidente segnale di paura sull'esito del referendum - conclude Vecchi - sarebbe un altro passo del governo Meloni nell'opera di smantellamento dei più elementari diritti di cittadinanza delle comunità italiane nel mondo che dovrebbero invece essere considerate una risorsa fondamentale per il futuro dell'Italia."















