I numeri non consentono ulteriori passi falsi e altre perdite di tempo. Il tempo stringe e soprattutto a causa di chi nega il Coronavirus (come i no-vax) o non cede al certificato verde. Ma adesso il governo propende per una linea più dura e dunque a breve potrebbe esserci un vero e proprio giro di vite con nuove norme atte a contrastare la diffusione del Covid. Oggi sarà una giornata molto importante dato che ci sarà una cabina di regia e sùbito dopo il Consiglio dei ministri.

Ma cosa dovrebbe accadere? Le ipotesi sul tavolo sono diverse. Ormai praticamente certo che la validità del green pass verrà ridotta di tre mesi: il certificato verde non durerà più dodici mesi, ma nove. Prosegue il pressing di alcune Regioni per differenziare le misure restrittive: l’ipotesi, che il governo sembra intenzionato ad abbracciare, è quella di rilasciare il green pass solo ai vaccinati e ai guariti.

Stop, dunque, al green pass con i tamponi: questo sarebbe il “super” green pass, o green pass rafforzato. In questo caso, i non vaccinati non potrebbero più partecipare alle attività culturali, sociali e ricreative perché non basterebbe più il tampone. Si attiverebbe così una vera e propria lista di luoghi chiusi ai no vax: bar e ristoranti, palestre e piscine, cinema e teatri, discoteche, stadi e feste dopo le cerimonie.

Draghi e la sua squadra stanno valutando se rendere obbligatorio il vaccino per alcune categorie. L’obbligo di effettuare la terza dose scatterà sicuramente per il personale sanitario e per i lavoratori che entrano nelle Rsa per anziani. Poi, potrebbe toccare a insegnanti, forze dell’ordine e dipendenti pubblici, ma tutto è ancora da definire. Per il momento non sembra essere nelle corde del governo l’idea di imporre l’obbligo di vaccino a tutti i lavoratori. I lavoratori non vaccinati potrebbero continuare a ottenere il green pass sottoponendosi a tampone.