Con la mostra "Italian Light: Skies and Waters", inaugurata il 20 luglio, prosegue la tradizione dell'Istituto Italiano di Cultura di New York di esporre al pubblico americano grandi opere della cultura e dell'arte italiana. Sino al 14 settembre nella sede dell'IIC si potranno ammirare dipinti di paesaggi realizzati durante l'Ottocento e l'inizio del Novecento da varie scuole e movimenti italiani che condividono un comune denominatore: l'uso esemplare della luce. Fontanesi, Ciardi, De Nittis, Previati e Morbelli: questi alcuni dei pittori italiani le cui opere sono esposte nelle sale dell'Istituto. Curata da Marco Bertoli, affermato art advisor, e promossa da Fabio Finotti, direttore dell'Istituto Italiano di Cultura, il progetto espositivo si propone di indagare lo studio della luce nel paesaggio tra Ottocento e primo Novecento.

"La mostra", spiega Bertoli, "sarà un viaggio temporale che ripercorre il succedersi dei pittori dell'epoca, evidenziandone i temi cardine: la predilezione per la pittura dal vero - en plein air - e uno studio della resa dell'atmosfera e delle singolarità di luce e colore. Dalle premesse fondate negli anni Sessanta dell'Ottocento all'interno della Scuola di Resina, attraverso l'esperienza innovativa dell'Impressionismo francese, arrivando fino ai paesaggi simbolisti e alla nascita del Divisionismo". La freschezza dei paesaggi rurali di Federico Rossano e Francesco Lojacono, le poetiche suggestive vedute di Antonio Fontanesi, le vedute di Venezia di Guglielmo Ciardi sono solo alcune delle ispirazioni che guidano il visitatore attraverso le 24 opere, in prestito da importanti collezioni private italiane. Lo studio della luce continua nelle opere di Giuseppe De Nittis, con due eccezionali opere che illustrano la sua esplorazione della luce e il modo di tradurre istantaneamente la realtà su tela.