ROMA – “L’Esercito da 162 anni è un punto di  riferimento, di sostegno dell’unità del nostro Paese. Oggi è impegnato nella salvaguardia della pace e della sicurezza internazionale, a tutela delle nostre libere istituzioni, per la sicurezza del nostro Paese, anche sul piano civile degli interventi di aiuto alle popolazioni colpite da calamità naturali”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che in occasione del 162° anniversario di costituzione dell’Esercito Italiano ha ricevuto al Quirinale il Generale di Corpo d’Armata Pietro Serino, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, accompagnato da una rappresentanza di appartenenti al Corpo.

Il  Capo dello Stato ha anche posto l’accento sull’ “aiuto prezioso ed efficace”, apportato dall’Esercito durante la pandemia di covid e sul contributo degli “oltre 4mila uomini e donne dell’Esercito impegnati fuori dai confini nazionali in missioni all’estero, compito di grande importanza per l’immagine del nostro Paese, il suo prestigio, la sua posizione”. Una “diffusa presenza che si caratterizza sempre per la grande capacità professionale e il senso di umanità posto in campo”. “In questo momento – ha ricordato Mattarella – dal Baltico fino al Mar Nero, in diversi Paesi, ci sono contingenti delle nostre forze armate e dell’esercito in particolare che contribuiscono alla sicurezza collettiva in Europa, e di questo anche desidero ringraziare l’esercito per il contributo che fornisce così importante e così apprezzato ovunque. Il nostro Paese – ha sottolineato – è orgoglioso dell’opera che gli uomini e le donne dell’esercito svolgono e io interpreto questo orgoglio ringraziandovi molto” . “Un pensiero sempre dominante – ha rimarcato ancora il Presidente  – è quello rivolto ai caduti che hanno segnato in maniera dolorosa la storia dell’esercito e che vengono adeguatamente rammentate dall’esercito e come è doveroso da parte dell’intera comunità nazionale. Un pensiero anche a coloro che hanno subito menomazioni fisiche o conseguenze negative ed è un esempio che viene impartito nel senso del dovere al nostro Paese”.

Mattarella ha concluso formulando  auguri per la ricorrenza e ricordando che questa giornata di festa dell’Esercito “riguarda in realtà tutti gli italiani”.

In occasione della celebrazione si è svolta, in piazza del Quirinale, la cerimonia di cambio della Guardia d’Onore, con brani eseguiti dalla Banda dell’Esercito.