Ravenna era in conto, ma Genova mica tanto.
E infatti è stata la città ligure a dare la cifra della tornata elettorale. Anche perché, fra i quattro capoluoghi al voto, era l'unico reduce da una giunta di centrodestra e l'unico in cui entrambe le coalizioni si sono presentate unite. Così, la vittoria della candidata del campo largo Silvia Salis già al primo turno ha dato il via ai festeggiamenti dei partiti che si oppongono al governo di Giorgia Meloni. Lo sguardo è alle politiche del 2027.
Il centrosinistra si è quindi confermato alla guida di Ravenna, è tornato al governo a Genova ed è in vantaggio a Matera e a Taranto, che vanno al ballottaggio. "Ormai è chiaro - ha commentato la segretaria Pd Elly Schlein - il centrodestra esulta per i sondaggi, noi vinciamo le elezioni". Ma i partiti di governo puntano alla rimonta nel secondo turno. "Si tratta di una tornata amministrativa a cui è improbabile tentare di dare una lettura nazionale - è stata la replica del responsabile organizzazione di FdI Giovanni Donzelli - Il centrodestra cresce e continua a prevalere diffusamente".
Ha tenuto l'affluenza: nei 126 comuni al voto, la percentuale media è stata del 56,29%, contro il 56,32% della tornata precedente. Un dato che le forze politiche hanno interrogato in cerca di segnali per i referendum dell'8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza, che saranno validi solo se andrà al voto il 50% degli elettori. "Lascia ben sperare", ha detto Riccardo Magi, segretario di Più Europa e del comitato promotore del quesito sulla cittadinanza. A spogli ancora da ultimare, i risultati dei capoluoghi erano delineati: a Genova Salis stabilmente sopra il 50%, contro il 43% di Pietro Piciocchi, del centrodestra.
A Ravenna il candidato di centrosinistra Alessandro Barattoni oltre il 58%, contro il 24% di Nicola Grandi, che corre con Fdi e Fi, mentre la Lega è con Alvaro Ancisi, fermo al 6%.
A Taranto andrà al ballottaggio Piero Bitetti, sostenuto da Pd e Avs, che è ben oltre il 35%: a sfidarlo sarà o Luca Lazzaro, sostenuto da Fdi e FI, o il civico Francesco Tacente (che ha supporter nella Lega), entrambi sopra il 20%. A Matera, il consigliere regionale Pd Roberto Cifarelli è molto sopra il 40%, mentre Antonio Nicoletti, che è sostenuto da Fdi e Fi, è al 37%. "Due straordinarie vittorie al primo turno a Genova e a Ravenna, con Silvia Salis e Alessandro Barattoni - ha detto Schlein -. Con il Pd che cresce di 8 punti rispetto alle ultime elezioni ed è primo partito".
La partita fra le opposizioni torna a giocarsi sulla dimensione del campo largo. Non a caso, il presidente del M5s, Giuseppe Conte, ha puntato sul profilo civico della neo sindaca di Genova Salis: "La sua vittoria è la dimostrazione che progetti nati dal basso ed inclusivi delle proposte della società civile sono percepiti dai cittadini come meritori di fiducia". Mentre Schlein ha ribadito: "Essere testardamente unitari non è una tesi o un dibattito politologico, ma un dato oggettivo: uniti si vince".
Questa volta non è stato così ovunque: la coalizione si è presentata al completo a Genova e a Ravenna, mentre il M5s è andato da solo (senza arrivare ai ballottaggi) a Taranto, con Annagrazia Angolano, e a Matera, col sindaco uscente Domenico Bennardi. Il presidente di Iv Matteo Renzi ne ha approfittato per una stoccata a Conte: "Se il centrosinistra non mette i veti, succede che vince", ha detto riferendosi al voto di ottobre, quando il M5s non ha voluto Iv in coalizione nella sfida del governatore, poi vinta sul filo dal candidato di centrodestra Marco Bucci contro quello di centrosinistra Andrea Orlando. Dichiarazione timidamente unitaria anche dal segretario di Azione, Carlo Calenda: "Quando si presentano candidati riformisti, concreti e competenti, il consenso arriva". I leader di Avs, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, guardano già alle politiche: "La destra si può battere, Giorgia Meloni è minoranza nel paese. Noi, che siamo testardamente unitari, continueremo a batterci perché dopo Genova si possa liberare presto l'Italia".