Il gabinetto di sicurezza ha approvato dopo dieci ore di discussione la proposta del primo ministro Benyamin Netanyahu di conquistare Gaza city.

Dall'inizio della guerra, l'Idf ha evitato di entrare in buona parte dell'area della città. L'operazione richiederà l'evacuazione dell'area in cui attualmente vive circa un milione di abitanti della Striscia.

Von der Leyen: 'Israele riconsideri i suoi piani su Gaza'

"La decisione del governo israeliano di estendere ulteriormente la sua operazione militare a Gaza deve essere riconsiderata. Allo stesso tempo, è necessario che tutti gli ostaggi, detenuti in condizioni disumane, vengano rilasciati. Inoltre, gli aiuti umanitari devono poter accedere immediatamente e senza ostacoli a Gaza per fornire ciò che è urgentemente necessario sul campo. È necessario un cessate il fuoco immediato". Lo scrive su X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.

Abu Mazen, occupazione di Gaza castatrofe senza precedenti

La decisione del governo Netanyahu sull''occupazione della Striscia di Gaza rappresenta "un crimine a pieno titolo in violazione del diritto internazionale" che "causerà una catastrofe umanitaria senza precedenti". Lo afferma l'ufficio del presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen (Mahmud Abbas), accusando Israele di proseguire in una politica di "genocidio, e carestia". Abu Mazen ribadisce poi "il diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese" in uno Stato "con Gerusalemme est capitale". E sollecita Donald Trump, a fermare il piano di Netanyahu e a spingere per una soluzione di "pace permanente".

Hamas, espandere aggressione significa sacrificare ostaggi

L'uso da parte di Israele del termine "controllo" invece di "occupazione" è un tentativo di "eludere la propria responsabilità legale per le conseguenze del suo brutale crimine contro i civili", afferma Hamas, secondo cui il governo israeliano non si cura del destino degli ostaggi: "Si rendono conto che espandere l'aggressione significa sacrificarli". Il gruppo filo-iraniano, riporta Al Jazeera, ha definito la decisione di Israele di assumere il controllo di Gaza City un "crimine di guerra", sottolineando che il piano di Netanyahu spiega l'improvviso ritiro di Israele dall'ultimo round di negoziati.

Merz, sospese le forniture di armi a Israele

"Il governo tedesco non autorizzerà alcuna esportazione di attrezzature militari che potrebbero essere utilizzate nella Striscia di Gaza fino a nuovo avviso", è quanto dichiara il cancellire federale tedesco Friedrich Merz.

"Israele ha il diritto di difendersi contro il terrorismo di Hamas", che "deve essere disarmato" ma "l'azione militare ancora più dura dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza, decisa ieri sera dal governo israeliano, rende sempre più difficile vedere come questi obiettivi possano essere raggiunti". È il duro comunicato del cancelliere federale tedesco Friedrich Merz sulla situazione nella striscia di Gaza, che pure ricorda come "il rilascio degli ostaggi e i negoziati per un cessate il fuoco" rappresentano la priorità assoluta per il governo tedesco. Proprio per queste ragioni Berlino non autorizzerà alcun invio di armi che potrebbero essere usate nella Striscia. "Con l'offensiva prevista, il governo israeliano ha una responsabilità ancora maggiore rispetto al passato per il sostentamento della popolazione civile. Deve facilitare un accesso completo alle forniture di aiuti, anche per le organizzazioni delle Nazioni Unite e altre istituzioni non governative". Berlino esorta infine il governo israeliano "a non compiere ulteriori passi verso l'annessione della Cisgiordania".

In Giordania 100 tonnellate di aiuti dall'Italia per Gaza

Èatterrato all'aeroporto civile di Amman, in Giordania, l'aereo cargo commerciale decollato questa mattina da Fiumicino e contenente cento tonnellate di carichi di aiuti umanitari per la popolazione di Gaza, che saranno ora trasportate in una vicina base militare giordana. A gestire le cento tonnellate di derrate alimentari, acquistate dal Maeci, sarà ora il ministero della Difesa, che da domani con i C130 dell'aeronautica militare italiana avvierà il primo di una serie di aviolanci per paracadutare gli aiuti sul territorio di Gaza per un'intera settimana.