Le espulsioni degli immigrati irregolari? Potrebbero mettere a serio rischio l'assistenza domiciliare agli anziani negli States. La notizia è stata diffusa dal quotidiano "New York Times" secondo il quale il programma di "espulsioni" previsto dall'amministrazione del presidente Donald Trump potrebbero avere serie ricadute nel Paese a "stelle e strisce". Si tratta, scrive il noto tabloid americano, in genere di lavori faticosi e sottopagati,  svolti essenzialmente da immigrati la cui permanenza legale nel paese è provvisoria o in scadenza. Altri sono clandestini.

IL 40% DI BADANTI E' IMMIGRATO
Cifre alla mano, se nel 2005 si calcolavano 520 mila badanti, nel 2015 il loro numero è arrivato al milione di persone. A New York, in California, in New Jersey e in Florida oltre il 40 per cento di badanti è immigrato. Chi si occupa a domicilio degli anziani non rientra nei programmi statali o del governo federale, guadagna in genere circa 10,49 dollari l'ora, spesso fa richiesta di buoni pasto governativi e si affida all'assistenza sanitaria per i poveri.

GLI ANNUNCI DI TRUMP
Gli ultimi annunci di Trump hanno terrorizzato molti di questi lavoratori che preferiscono non lavorare per non dare nell'occhio. E molte strutture private sono state costrette a chiudere per mancanza di personale. Ad oggi Washington non ha rinnovato il programma di permanenza temporanea per i cittadini di Haiti, Salvador e Nicaragua, ma altri paesi seguiranno. Anche per i cittadini del Sudan non è più possibile restare negli Stati Uniti e le loro partenze sono state fissate per il prossimo autunno.