Truffa aggravata e peculato sono le accuse che pendono sul capo di Luisa Zappini, 53enne ex dirigente della centrale unica di emergenza (Cue) in Trentino, arrestata mercoledì scorso dagli agenti della squadra mobile in esecuzione di un'ordinanza di custodia richiesta dal pm Marco Gallina e firmata dal giudice Claudia Miori.

GLI EPISODI CONTESTATI
Alla Zappini, che da infermiera era arrivata ad essere dirigente della Cue (da cui si era però dimessa all'inizio delle indagini) passando per l'ospedale "Santa Chiara" dov'era caposala in alcuni reparti e ad essere responsabile del servizio infermieristico nel distretto Alto Garda e Ledrex, vengono contestati una cinquantina di comportamenti illeciti, tra i quali 22 violerebbero il reato di truffa e 22 quello di peculato.

I VIAGGI ALL'ESTERO
Stando alle indagine svolte dagli "007" della Mobile della Questura di Trento, la donna durante le sue assenze da lavoro per assistere un familiare malato, si sarebbe recata a New York (Capodanno 2014), Maldive (nel 2015), Parigi (nel 2015 e 2016) ed Honduras (fine agosto 2017). Movimenti documentati con tanto di biglietti aerei e dalle celle telefoniche.

L'AUTO DI SERVIZIO
Durante il beneficio ottenuto, la funzionaria, originaria della Val di Rabbi, si sarebbe inoltre recata direttamente dalla sua dimora utilizzando l'autovettura di servizio per viaggi personali anche a Milano, Padova e Brescia. Alcuni comportamenti dell'ex funzionaria trentina, che iniziano nel 2013, erano stati segnalati dal consigliere del M5S Filippo Degasperi.

NON RISPONDE AL GIUDICE
L'ex dirigente provinciale, che nel frattempo è stata sospesa dal servizio dalla Provincia autonoma di Trento con lo stipendio dimezzato (se le accuse verranno confermate, rischia il licenziamento), si trova ora ai domiciliari: la misura cautelare è stata disposta, spiegano fonti investigative, per evitare il rischio di reiterazione del reato e l'inquinamento di prove. La donna, tuttavia, ha negato ogni accusa proclamandosi innocente. Nel corso dell'interrogatorio di garanzia svoltosi venerdì scorso davanti al gip Miori, l'ex infermiera si è avvalsa della facoltà di non rispondere. A replicare è stato il suo legale Nicola Stolfi che, parlando di sviste ed errori della sua assistita senza la volontà di commettere reato, ha affermato che servirà tempo per analizzare tutti i punti contestati. Per il momento la Zappini resta agli arresti domiciliari.