Quasi 250mila metri quadri di litorale restituito ai cittadini italiani. Dall'ultima settimana di luglio ad oggi, sono stati effettuati oltre 5mila controlli che hanno portato al sequestro di 12 mila attrezzature balneari. Riscontrati 385 illeciti, per un totale di circa 170 mila euro di sanzioni amministrative. È il bilancio dell'operazione "Spiagge libere" condotta dalla Guardia Costiera per prevenire e contrastare l'occupazione abusiva di tratti destinati all'uso pubblico.

Nel periodo di maggior presenza dei bagnanti, le spiagge del Paese sono state sottratte a quei privati che, senza averne titolo, le avevano trasformate di fatto in calette "private" o in stabilimenti balneari non autorizzati per trarne un guadagno. Oltre a limitare il libero accesso a spazi pubblici, spiega la Guardia Costiera, l'occupazione abusiva con ombrelloni e lettini "genera un indebito profitto per gli occupanti, un mancato introito per l'erario e una distorsione della concorrenza verso tutti quei gestori rispettosi delle norme e che versano correttamente i relativi canoni demaniali".

Una volta accertati gli illeciti, le attrezzature balneari sono state sequestrate, restituendo le coste all'uso libero e pubblico dei cittadini. "Con questa operazione abbiamo voluto rafforzare la presenza dello Stato a tutela di un bene pubblico, quali sono le spiagge, e riaffermare il diritto di tutti i cittadini di fruirne liberamente, nel periodo in cui si conta il maggior numero di utenti del mare sulle coste del nostro Paese. I controlli sulle
spiagge libere proseguiranno per tutta stagione balneare", spiega Giovanni Pettorino, comandante generale del corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera.

L'operazione si inserisce nell'ambito di "Mare Sicuro 2018", l'insieme di attività che la Guardia Costiera esercita nel corso della stagione estiva a "tutela della sicurezza e della legalità, per garantire una corretta, consapevole e serena fruizione del mare da parte dell'utenza e assicurare in ogni momento un pronto intervento in caso di emergenze in mare". A partire dallo scorso 16 giugno, Mare Sicuro ha impegnato 3 mila uomini e donne
della Guardia Costiera, 300 mezzi navali e 15 mezzi aerei. Le attività si sono concentrate lungo tutti gli 8 mila chilometri di coste e nei principali laghi italiani. In poco più di un mese, sono state soccorse oltre 291 unità da diporto ed effettuati circa 123 mila controlli su barche da diporto, da traffico e da pesca, oltre che sui litorali, per la tutela dell'ambiente e del demanio marittimo. Oltre 1.570 le notizie di reato raccolte e quasi 4.200 i verbali redatti per contestare illeciti amministrativi.