Nelle ore successive alla tragedia del ponte Morandi, sulla piattaforma Change.org sono nate diverse petizioni popolari, in primis quella in cui i cittadini chiedono al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, l'annullamento governativo della concessione ad Autostrade per l'Italia Spa, il subentro statale e la proposta di passare a una gestione simile al modello svizzero, dove ogni automobilista paga un abbonamento fisso annuale per usufruire della rete autostradale.

Un’iniziativa di solidarietà, lanciata da un sedicenne, per chiedere ad Autostrade per l’Italia di istituire subito un fondo in memoria delle vittime di questa tragedia. Infine, sulla scia della preoccupazione legata alle disastrose condizioni del ponte Morandi e al successivo crollo, sono nate altre petizioni per chiedere la messa in sicurezza di alcuni ponti per cui si teme un’altra tragedia analoga: il ponte Preti di Strambinello a Torino e il ponte di Catanzaro (peraltro progettato anch’esso dall’ing. Morandi).

Mentre alcuni cittadini in Sicilia chiedono la chiusura di un ponte di cui denunciano le pessime condizioni sulla SP 74 di Palermo, tra Ficarazzi e Bagheria, dove da mesi il limite è 10 km/h per evitare che le vibrazioni possano farlo crollare. Da Nord a Sud, insomma, nessuno è esente dai pericoli. In Italia i ponti sono un milione e mezzo, sotto controllo perché datati e malandati ce ne sono 60mila. E tuttavia se i ponti che “hanno superato la durata di vita per la quale sono stati progettati” sono decine di migliaia, quelli che il Cnr ritiene ad alto rischio sono una ventina.