Per il Parmigiano Reggiano il 2019 è iniziato alla grande: il Re dei Formaggi prosegue la sua corsa registrando un incremento della produzione, uno sviluppo dell'export (che si attesta oggi intorno al 39%) e un prezzo che continua a crescere. Nel 2018, precisa il Consorzio a conclusione della tre giorni di Pitti Taste dove è stato valorizzato in particolare il prodotto Dop di montagna, le 330 aziende casearie associate hanno prodotto oltre 3,7 milioni di forme: il livello più elevato nella storia millenaria del Re dei Formaggi.

E nel 2019, annuncia il Consorzio, si prevede un ulteriore incremento della produzione che porterà il numero delle forme a quota 3,75 milioni. Nonostante l'aumento dell'offerta, il prezzo non solo "tiene", ma cresce, con un differenziale rispetto ai competitor, dal Grana Padano al Pecorino, che non è mai stato così elevato. Il prezzo all'ingrosso del Parmigiano Reggiano stagionato 12 mesi si attesta oggi intorno agli 11 euro al kg, un incremento costante: basti pensare che un anno fa il prezzo era pari a 9,75 euro/kg, mentre nel 2015 il formaggio veniva venduto a 7,55 euro al kg, secondo dati della CCIAA Milano.

"Il mercato ci sta dando grandi soddisfazioni: significa che abbiamo intrapreso un percorso virtuoso di crescita - ha commentato Nicola Bertinelli, Presidente del Consorzio - e che il posizionamento del nostro prodotto ci ha consentito di aprire nuovi spazi di mercato e di collocare il Parmigiano Reggiano ad un prezzo remunerativo". Il Parmigiano Reggiano inoltre è il formaggio Dop che vanta la più elevata produzione in aree appenniniche: sono 110 i caseifici e oltre 1.200 gli allevatori che, con 65mila bovine e 400mila tonnellate di latte prodotte ogni anno, contribuiscono a fortificare l'economia del territorio montano di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna.