Come è cambiata Tirana negli ultimi 30 anni attraverso lo sguardo di un artista italiano e quello di giovani cresciuti nell’Albania postsocialista. E’ la ricerca al centro del progetto ’30 Years Old’ di Eugenio Tibaldi, realizzato dall’Istituto italiano di cultura di Tirana, in collaborazione con l'Università delle Arti ed Harabel Contemporary Art Platform.

Fino al 31 marzo alla Galleria FAB dell’Università sarà possibile visitare l’esposizione nata a partire dalla prima visita fatta in Albania da Tibaldi a ottobre dello scorso anno. L’artista, che in questi anni ha lavorato su Istanbul, il Cairo, Roma, Salonicco, Berlino, Verona, Bucarest, Torino, Caracas e Bruxelles, ha condiviso la propria metodologia con giovani artisti albanesi che hanno risposto ad un open call.

Lavorando su un tema comune i partecipanti al progetto hanno camminato, fotografato, chiacchierato, analizzato, organizzato, e prodotto opere dalle quali traspare una riflessione sui cambiamenti avvenuti a Tirana dal 1989.

La città nelle sue peculiarità architettoniche diviene uno scenario che offre imperfezioni, pieghe, sfumature in una serie di narrazioni minori che, come suggerisce Tibaldi, divengono elementi partecipativi in grado di raccontare il cambiamento.