Questo fine settimana l’Uruguay celebrerà la venticinquesima edizione del Día del Patrimonio, un’iniziativa volta a valorizzare il patrimonio culturale della nazione che per questa occasione renderà omaggio alla musica e in modo particolare alla figura di Amalia de la Vega nel ricordo del centesimo anniversario della sua nascita. Superano il migliaio le attività previste nelle giornate di oggi e domani. Tour, visite guidate, spettacoli, feste, laboratori, dibattiti e quant’altro: ci sarà di tutto in questa due giorni uruguaya dedicata alla cultura e che prevede come sempre un’alta partecipazione.

A Montevideo -e in misura minore anche nell’interno- sono previste molteplici attività. È in occasioni come queste che basta scavare un po’ in profondità per far riemergere la straordinaria identità italianità di questa nazione e della sua capitale, forse oggi un po’ offuscata ma mai del tutto scomparsa. Nonostante manchi un evento unitario come invece faranno altre collettività, l’offerta italiana è abbastanza variegata e originale, sparsa per ogni dove. Di seguito, l’elenco delle proposte per il Día del Patrimonio divisa prima fra i quartieri di Montevideo e poi con gli altri dipartimenti. Ci sarà davvero tanta carne al fuoco. Ecco tutte le proposte a Montevideo.

CIUDAD VIEJA

Il cuore del centro storico montevideano ospita il maggior numero di iniziative a cominciare dalle visite guidate ai più importanti edifici e patrimoni della città. Dopo il boom ottenuto lo scorso anno, anche per questa edizione verrà riaperta al pubblico la Estación Central General Artigas (indirizzo La Paz e Paraguay), il gioiello dell’ingegnere piemontese Luigi Andreoni, un simbolo dell’Uruguay del secolo scorso andato in rovina negli ultimi anni e su cui si sta lentamente aprendo un dibattito in vista di una possibile riqualificazione. Tra le opere di Andreoni si potranno visitare altri due edifici: il Club Uruguay (sabato e domenica, dalle 10 alle 16, Peatonal Sarandí 584) e la Casa Vaeza, oggi sede del Partido Nacional (sabato e domenica, dalle 10 alle 17, Juan Carlos Gómez 1380/1384). Nella Ciudad Vieja c’è spazio anche per un altro importante architetto italiano, il fiorentino Giovanni Veltroni che progettò la Casa Central del Banco República del Uruguay in Cerrito 351 tra Zabala e Piedras, visitabile sabato e domenica dalle 10 alle 18. Immancabile in un appuntamento come questo il Teatro Solís (Buenos Aires tra Juncal e Bartolomé Mitre), luogo per eccellenza della cultura uruguaiana, frutto delle prime idee dell’architetto emiliano Carlo Zucchi. Il Solís ospiterà molteplici spettacoli ma potrà comunque essere liberamente visitato nelle due giornate tra le 11 e le 16.

CENTRO

Spostandoci nel Centro di Montevideo troviamo tanti altri edifici italiani che sono inclusi in questa nuova edizione del Día del Patrimonio. Il Palacio Buxareo (Av. Uruguay 857), progettato da Andreoni e oggi sede dell’Ambasciata francese, ospiterà sabato e domenica dalle 10 alle 18 un’esposizione artiatica. Di Juan Alberto Capurro, figlio di un emigrato genovese famoso per aver dato il suo nome a un quartiere della capitale, fu invece il Palacio Santos (Av. 18 de Julio 1207) sede del Ministero degli Esteri. Le visite guidate sono previste nella giornata di sabato tra le 10 e le 17. A questi si aggiunge poi il Palacio Piria, storica residenza del costruttore Francisco Piria, figlio di un emigrato genovese e formatosi in Italia. Attualmente sede della Suprema Corte di Giustizia in Pasaje de los Derechos Humanos 1310, le visite avranno luogo durante tutto il fine settimana dalle 10 alle 17. Da segnalare tra le proposte del Centro anche la Casa Pérsico (Mercedes 1260 e Yí, sabato dalle 10 alle 17), sede dell’accademia diplomatica uruguaiana che ospita 3 vetrate dell’artista milanese Arturo Marchetti.

POCITOS

Nella zona di Pocitos aprirà nuovamente le porte al pubblico (a dispetto di quanto avviene con la Festa della Repubblica) l’Ambasciata italiana con la sua Casa Towers. Dichiarato "Bene di interesse municipale" dal Comune di Montevideo nel 1993, la residenza situata in Ellauri 977 ospita dal 1926 la rappresentanza diplomatica italiana. Le visite guidate sono in programma il sabato dalle 10 alle 16 con la specificazione di un massimo di 30 persone alla volta.

AGUADA

Un altro dei pezzi forti del patrimonio culturale del Paisito è il suo Palacio Legislativo, sede del Parlamento in Av. de las Leyes, frutto del lavoro di due architetti italiani: prima il torinese Vittorio Meano a cui si deve il disegno e poi il milanese Gaetano Moretti a cui si deve la costruzione. Si potrà visitare nelle giornate di sabato e domenica dalle 11 alle 17.

PRADO

Un altro luogo emblematico per la cultura uruguaiana è il Museo Blanes in Av. Millán 4015 e Pierre Fossey. Sabato e domenica dalle 11 alle 19 il museo ospita (con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura) l’esposizione "El respiro de la luz" del pittore Giorgio Galli.

PEÑAROL

Famoso per aver dato il nome a una delle squadre più titolate del Sud America, questo quartiere fu fondato da un emigrato piemontese di Pinerolo, Giovanni Battista Crosa. Con l’arrivo degli inglesi che portarono il treno, divenne un centro importante per l’epoca come testimonia il Centro de Barrio Peñarol in Av. Sayago 1584 quasi Aparicio Saravia. Sabato, dalle 10 alle 16, sono previste una serie di attività sulla storia della zona e la sua simbolica stazione ferroviaria.

MANGA

Spostandoci ancora più a nord di Montevideo, nella capilla San José de Manga costruita dai Salesiani nel 1890, domenica in quattro diversi orari (11, 12, 15 e 16) si potranno apprezzare le 11 vetrate realizzate nel 2009 dall’artista padovano Lino Dinetto.

MELILLA

La parte rurale di Montevideo offre tanti altri attrattivi. Diverse sono le "Bodegas", ossia le cantine vinicole, che partecipano al grande evento. Tra queste bisogna menzionare la Bodega Beretta Vinos Finos in Camino La Renga 2443 fondata nel 1913 da un emigrato italiano. Sabato e domenica dalle 10:30 alle 17:30 verranno organizzate una serie di attività all’insegna della cultura del vino.

STELLE CAMPANE

Questo Día del Patrimonio potrà contare ancora una volta con la presenza di Stelle Campane, il gruppo di balli folcloristici dell’associazione Aercu (Associazione Emigrati Regione Campania in Uruguay) che si esibirà in due diverse occasioni nella giornata di sabato: prima alle ore 15 al Museo Naval (Rambla Charles de Gaulle e Luis A. de Herrera) e poi alle ore 16 al Museo de las Migraciones (Bartolomé Mitre 1550 e Piedras) per il festival musicale e gastronomico.

LE PROPOSTE NELL’INTERNO

Alcune proposte italiane del Día del Patrimonio si potranno apprezzare anche nei vari dipartimenti dell’interno che contano anche con la presenza di alcune associazioni italiane.

CANELONES

Nella città di Canelones il Circolo Giuliano e Bisiaco di Progreso ha organizzato un’esposizione sull’immigrazione italiana in Uruguay negli anni della Prima Guerra Mondiale. La mostra è ospitata presso la Sala Lumiére de Antel (José Batlle y Ordóñez 621 e Tomás Berreta) durante l’intero fine settimana dalle 9 alle 19.

ARTIGAS

Il vasto programma del Día del Patrimonio si conclude nel dipartimento più a nord dell’Uruguay. La Società Italiana di Artigas aprirà ancora una volta al pubblico la propria sede (Pte. Berreta 277) con la collaborazione del Dipartimento di Cultura della locale Intendencia. Le visite guidate si svolgeranno sabato e domenica dalle 10 alle 17.