Dopo una febbrile discussione che si è protratta per tutta la giornata, il Consiglio dei ministri ha approvato il "decreto Rilancio". Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte al termine della riunione.

Previsti aiuti per 55 miliardi a famiglie e imprese, di cui quasi la metà ai lavoratori, una quindicina per le aziende, poco più di 3 miliardi alla sanità, 2 miliardi per il turismo e 1,4 per l'università e la ricerca. Previsti anche tagli alle tasse per 4 miliardi, con il blocco dei licenziamenti per cinque mesi e il taglio della rata di giugno dell'Irap. 

I pagamenti, questa volta, dovrebbero essere più snelli: almeno questa è stata la promessa di Conte, dopo i mugugni e le polemiche per i ritardi nell'erogazione dei bonus di marzo. "Chi lo ha avuto il mese scorso - ha detto il premier - lo avrà in automatico". Tra le novità il reddito d'emergenza, da 400 a 800 euro a seconda del nucleo familiare, e la regolarizzazione per sei mesi di braccianti, colf e badanti.