È stata una notte intensa quella tra sabato 16 e domenica 17 maggio, per la mole di lavoro che ha visto coinvolti da un lato Giuseppe Conte e dall'altro i rappresentanti delle Regioni.

UN TAVOLO NOTTURNO Caos dopo la conferenza stampa di sabato sera. I governatori hanno minacciato di non firmare il Dpcm dopo che Giuseppe Conte ha illustrato le nuove linee guida per la Fase 2. All'1 di notte è stato riaperto il tavolo tra il governo e le Regioni: confronto definito "urgente" dal governatore della Liguria Giovanni Toti, che su Facebook - verso la mezzanotte - ha aggiornato riguardo il meeting imminente.

TROPPI CAVILLI A detta di Toti e dei vari governatori, "troppi cavilli" avrebbero rischiato di "affondare il sistema-Italia". Così il confronto è ripartito per poi terminare attorno alle 3 di notte col definitivo inserimento di linee guida stabili nel Dpcm. Anche il premier Conte si è dimostrato più flessibile rispetto ad alcune proposte - atteggiamento che ha portato alla chiusura del tavolo con buoni risultati e con qualche certezza in più.

DE LUCA: "LA CAMPANIA NON RIAPRE" Scettico sulla possibile riapertura è il governatore della Campania Vincenzo De Luca: "La Campania non ha firmato l'intesa, trovo sbagliato che venga 'scaricata' la responsabilità alle regioni" - ha affermato - "su una questione così delicata dovrebbe esprimersi prima il Ministero della Salute". Poi - interrogato su una possibile apertura totale per il 3 giugno ha così commentato: "Valuterò il 2, sulla base dei dati epidemiologici".