Non ci sarà nessun rinvio: la Corte costituzionale ha confermato la validità dell’election day nei giorni 20 e 21 settembre 2020 bocciando i 4 ricorsi presentati per separare il referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari dalle elezioni amministrative, regionali e suppletive in due collegi parlamentari. La riforma costituzionale fortemente voluta dai 5 Stelle fu approvata da entrambe le camere nell’ottobre del 2019. Modificando gli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione si prevede il taglio del 36,5% dei componenti di entrambi i rami del Parlamento: da 630 a 400 seggi alla Camera, da 315 a 200 seggi elettivi al Senato. Originariamente previsto per il 29 marzo 2020, il referendum è stato rinviato a settembre a causa della pandemia. Una riforma, questa, che inciderà anche sulla rappresentanza degli italiani all’estero come viene da tempo denunciato. Dagli attuali 18 parlamentari (12 deputati e 6 senatori) si passerà a 12 (8 alla Camera e 4 al Senato). Sulla data del voto confermata dalla Consulta, recentemente aveva preso posizione il Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) così come il Comites di Montevideo. Oltre ai contenuti della riforma, quello che preoccupa ancora di più i rappresentanti della collettività è proprio la data scelta dato che l’emergenza dovuta al coronavirus rischierebbe di compromettere la partecipazione in molti paesi. Basta pensare all’America Latina (dove l’Uruguay è un’eccezione) ma non solo. Il diritto di voto degli italiani all’estero verrà garantito? A chiederselo sono in molti in questi giorni. “In queste condizioni la partecipazione all’estero sarà minima” ha affermato durante l’ultima seduta del Comites Filomena Narducci. “Guardiamo quello che sta succedendo in Argentina, Brasile o Stati Uniti: qualcuno pensa che il diritto dei connazionali a votare potrà essere garantito in queste condizioni? Questo referendum avrà una scarsa affluenza e sarà la scusa perfetta per delegittimare il voto estero”. “Questa riforma ci danneggerà enormemente” ha concluso la Narducci nel suo intervento. “Sarà un colpo molto grave per la rappresentanza degli italiani all’estero e il Comites ha il dovere di prendere posizione facendo allo stesso tempo informazione nella nostra collettività promuovendo la partecipazione”. Il presidente del Comites di Montevideo Alessandro Maggi ha ribadito a Gente d’Italia la volontà di organizzare a breve un incontro informativo aperto alla cittadinanza per fomentare la partecipazione come era stato deciso durante l’ultima seduta del comitato. Per via dell’emergenza sanitaria questo incontro si svolgerà virtualmente su Zoom e la data dovrebbe essere comunicata a breve.

MATTEO FORCINITI