"Il populismo è quel sistema che ti taglia le gambe e che tu ringrazi perché ti regala le stampelle..." così si concludeva ieri sulle pagine di questo giornale un lucido articolo di Juan Raso, docente di diritto del lavoro all’Università dell’Uruguay. In Italia, da parte dei populisti e della destra più becera finora ho visto solo gambe tagliate e nessuna stampella. Ed è questo quello che mi tormenta, mi fa incazzare ogni giorno di più mentre, nonostante il continuo aumento dei contagi, i cosiddetti negazionisti continuano a voler riaprire tutto, a partire dagli stadi e magari perche’ no le case chiuse, in un’orgia di affermazioni e comportamenti del tutto irresponsabili e in qualche modo assassini. Come ci sta ricordando ormai da tempo gran parte della stampa straniera piu’ qualificata, il tanto bistrattato governo giallorosso, il suo presidente del consiglio e gran parte degli italiani, con tutti i loro difetti e problemi, sono riusciti a gestire la pandemia a quanto pare meglio di chiunque altro al mondo. E avrebbero potuto essere d’esempio (e in parte lo sono forse stati per qualcuno) a tutti gli altri Paesi. Ma i governi populisti e negazionisti di Stati Uniti, Brasile e Inghilterra in testa, ma non da soli, hanno preferito inseguire presunte immunita’ di gregge e altre castronerie senza capo ne’ coda diventando complici o addirittura sfruttatori del virus per perseguire oscuri e letali interessi inclusi quelli elettorali (occhio a Washington). In Italia, per fortuna al governo ci siamo trovati persone responsabili che possono anche aver commesso qualche errore all’inizio, quando eravamo i primi contagiati dopo la Cina, ma che son riuscite a contenere il peggio ed hanno fatto progressivamente il meglio, nonostante il doloso disastro delle gestione lombarda, i grotteschi raduni di destra per fare la guerra alle mascherine, le diverse sconce iniziative anti lockdown e l’incoscienza diffusa in ogni modo possibile, a partire dai cosiddetti social media spesso, troppo spesso, adoperati di fatto come antisocial. Sono si’ incazzato, indignato all’ennesima potenza, piu’ del presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il ‘boss’ inglese che ha attribuito contagi e morti inglesi al loro amore per la libertà! Non ci si crede… e bene ha fatto Mattarella a ricordargli che anche gli italiani amano la libertà ma, per fortuna, anche la serieta’. Vorranno essere seri, prima o poi, anche all’opposizione e perfino nella maggioranza coloro che, non solo di destra, sembrano voler indebolire il governo Conte e il paese tutto con le loro continue irresponsabili polemiche su tutto e su tutti? Non ne posso proprio piu’. Desidero, ritengo indispensabile un paese unito, che metta da parte almeno per il momento tutte le sue beghe di movimento e di partito, tutte le sue paranoie, le sue meschinerie, la sua incoscienza assassina. Un Paese che si schieri compatto con i pochi uomini competenti e di buona volonta’ che abbiamo la fortuna di vedere quotidianamente impegnati a lottare contro il virus, contro il dissesto economico, contro il populismo, il negazionismo e gli altri folli comportamenti non solo politici che ancora continuano a sputare macabri fiotti di odio tra le pieghe di un paese che gran parte del mondo ancora e piu’ che mai, a ragione, ci invidia.

PIETRO MARIANO BENNI