A pochi giorni dall'inizio (emergenza Covid permettendo) degli "stati generali", ci pensa (nuovamente) Davide Casaleggio, presidente dell’associazione Rousseau, a dare fuoco alle polveri. In un'intervista a La7, il figlio del defunto fondatore Gianroberto prima boccia l'idea di dotare di una segreteria politica il Movimento, poi torna a difendere lo stop dopo il "secondo mandato" e infine rivela di aver ricevuto la proposta di entrare a far parte del governo, anche se non ha detto in quale ministero ("per rispetto di chi è lì ora"). Immediate le repliche grilline. "Casaleggio ha le sue opinioni. Vada ad una delle assemblee locali di questo weekend e si confronti con gli altri, alla pari. Come faremo tutti noi" sbotta la capogruppo pentastellata in Consiglio Regionale del Lazio, Roberta Lombardi. "Casaleggio non ostacoli il percorso verso gli Stati Generali che sono il traguardo a cui bisogna guardare mantenendo unito il Movimento" rilancia il deputato 5S Giorgio Trizzino. "Un ministero a Casaleggio? Pensiamo ai contagi…" controbatte Luigi Di Maio. Forti anche le critiche dell’opposizione. "Per molto meno sono state avviate indagini della magistratura. Serve chiarezza" dice Enrico Costa (Azione).