In Argentina tre giorni di lutto nazionale, a Napoli uno di lutto cittadino. E sono già partite le pratiche per l'intitolazione del San Paolo: presto si chiamerà "Stadio Diego Armando Maradona". 

Il mondo, attonito, s'addolora per la scomparsa del dio del calcio e lo ricorda. Un minuto di silenzio nelle partite di coppa in programma oggi e domani, uno nelle sfide di serie A del weekend. Il minimo. Lo stadio di Napoli, invece, s'è immediatamente illuminato appena avuta notizia della scomparsa di Diego. A San Siro prima di Inter-Real una foto gigante ha diffuso l'immagine dell'ex Pibe de Oro.

Rinviata la partita di Copa Libertadores del Boca Juniors: troppo forte il dolore e l'emozione per la morte di Maradona, nei vicoli di Buenos Aires come in quelli di Napoli dove in tanti, spontaneamente, si sono riuniti sotto l'altarino di Diego alla Sanità, o sotto il murales dedicato da Jorit al fuoriclasse argentino a San Giovanni a Teduccio. Una preghiera per Maradona, nel giorno più triste.

E poi i Tweet: tanti, innumerevoli, tutti pieni di dolore e contrizione. Ecco quello della Federcalcio argentina: "Hasta siempe, Diego. Sarai eterno in tutti i cuori del mondo del calcio". Così l'Argentinos Juniors, il club dove si è presentato al mondo: "Diego eterno". E poi il Napoli, con una N bianca su sfondo nero nel suo profilo social: "Per Sempre. Ciao Diego". E ancora: "Tutti si aspettano le nostre parole. Ma quali parole possiamo usare per un dolore come quello che stiamo vivendo? Ora è il momento delle lacrime. Poi ci sarà il momento delle parole".

Il presidente De Laurentiis ha promesso a Rmc: "Domani voglio trasmettere il volto di Maradona per tutta la partita contro il Rijeka. Potrebbe essere un’idea chiamarlo San Paolo-Maradona". Il presidente di ieri, Corrado Ferlaino, non riesce a trattenere le lacrime: "Maradona ha dato tanto a Napoli, ora c'è solo da piangere. E io piango come tutti i napoletani".

Anche Pelè non riesce a darsi pace: "È triste perdere amici in questo modo.  Sicuramente un giorno giocheremo a calcio insieme in cielo“. Affranto pure Messi: "Non ci lasci per sempre, perché sei eterno". Ed ecco invece l'addio di Cristiano Ronaldo: "Oggi dico addio a un amico e il mondo saluta un genio eterno. Uno dei migliori di sempre. Un mago senza pari. Se ne va troppo presto, ma lascia un'eredità senza limiti e un vuoto che non verrà mai colmato. Riposa in pace, asso. Non sarai mai dimenticato". Da Del Piero un saluto semplice e sincero: "Buon viaggio Diego".

Tanti gli omaggi dai club 'rivali', dall'Inter alla Sampdoria, dalla Fiorentina alla Juventus, che ha pubblicato un video con la punizione capolavoro del 1985, a tanti altri. Così invece Lorenzo Insigne: "Dal primo giorno in cui sei arrivato nella nostra amata Napoli, sei diventato un Napoletano doc. Hai dato tutto per la tua gente, hai difeso questa terra, l'hai amata. Ci hai regalato la gioia, i sorrisi, i trofei, l’amore. Sono cresciuto sentendo i racconti della mia famiglia sulle tue gesta, vedendo e rivedendo le tue infinite partite. Sei stato il più grande giocatore della storia, sei stato il Nostro Diego. Ho avuto la fortuna di incontrarti, parlarti, conoscerti e non ti nego che mi tremavano le gambe. Per me hai sempre avuto belle parole, parole di conforto che non potrò mai dimenticare e che custodirò per sempre dentro di me. Da tifoso, da Napoletano, da Calciatore: Grazie di tutto D10S. Ti ameremo per sempre". Messaggi d'affetto per Diego anche da Koulibaly, Mertens, Politano e altri calciatori azzurri.

Inconsolabile Ottavio Bianchi, l'allenatore del primo scudetto del Napoli: non pensava che il calciatore più forte che abbia mai guidato lo precedesse in Paradiso. "Non riesco a parlare, davvero. Mi stanno chiamando da tutto il mondo, non sono in grado di dire parole sensate. Provo un grandissimo dolore, è una notizia sconvolgente”, farfuglia a Tmw. In difficoltà anche Cesar Luis Menotti, Ct dell'Argentina campione mondiale nel 1978: “Non posso crederci, è terribile”.

Mistico il ricordo di Antonio Careca, il centravanti di Maradona a Napoli: "Senza parole, Signore. Il nostro Amico, Fratello Diego è partito per il tuo Regno, accoglilo a braccia aperte, era e sarà sempre speciale per tutti noi". Incredulo Fabio Cannavaro: “Sono senza parole, non mi sembra vero”. Dispiaciuto pure Francesco Totti: "Hai scritto la storia del calcio, ciao Diego".

Da Franco Baresi l'omaggio al più leale e valoroso degli avversari: "Un campione sotto tutti i punti di vista, non riesco a esprimere quanto sia dispiaciuto". Così invece Carlo Ancelotti: "Sei sempre stato un genio. Oggi è un giorno molto triste e una grande perdita. Ma tu amico mio, sei eterno. Ciao Diego. Riposa in pace".

E poi tanti altri ricordi. Impossibile censirli tutti. Non solo di campioni ma anche e soprattutto di gente comune, tifosi, appassionati, da Napoli all'Argentina, a tutto il mondo. Con Diego se ne va definitivamente un pezzo di calcio. Senza di lui nulla sarà più come prima.