L’Egitto spernacchia la Procura di Roma. Protegge i quattro ​ militari dei servizi segreti di Al Sisi che hanno torturato e ucciso il povero Giulio, fa spallucce sull’inchiesta (seria,documentata,ineccepibile) ​ condotta dal Ros dei Carabinieri. Non rivela nemmeno i loro nomi. Ergo rende impossibile la loro estradizione. Comunque il processo si farà. Con o senza di loro. Una sentenza della Corte europea sostiene che il processo è legittimo.

 

Bisognerà proteggere i testimoni, come ben sanno inquirenti e carabinieri .

 

Morale: il nostro sforzo investigativo – peraltro compiuto in un territorio straniero e ostile – è finito a donne di facili costume. L’Italia​ intesa come governo italiano)​ brontola​ un po’ in favore di telecamere e incassa.​ Mestamente.

 

Più umiliante ancora il caso dei 18 pescatori di Mazara del Vallo, sequestrati 105 giorni fa perché avrebbero sconfinato dalle nostre acque territoriali. Per liberarli Al Sisi — impettito per il tappeto rosso che gli ha steso Macron​ consegnandogli​ pure la “ Legion d’onore” – ci chiede in cambio di rilasciare quattro ceffi – ex calciatori convertiti allo scafismo – detenuti nelle nostre carceri e condannati a trent’anni per traffico di esseri umani.

 

Scambio impossibile,vergognoso -​ E allora? “ Andiamoli a prendere noi i pescatori, mostriamo i muscoli” ha detto monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo dal 2007.

Occorrerebbe un blitz ben fatto. “Intervenire è possibile dopo adeguata preparazione “ ha detto il generale (in pensione) Mario Arpino.

 

A disposizione abbiamo gli assaltatori “Col Moschin”, gli incursori ​ del 17^ stormo, persino gli alpini ranger (paracadutisti) del “ Monte ​ Cervino”. Facciamo qualcosa. Partendo dalla soluzione diplomatica. Conte e Di Maio Sveglia!