Incubo definitivamente finito per i pescatori sequestrati in Libia e rilasciati dopo 108 giorni di prigionia. Partiti nei giorni scorsi da Bengasi, questa mattina i 18 marinai italiani sono finalmente tornati in Italia. Il loro ingresso nel porto di Mazara del Vallo, a bordo dei pescherecci Medinea ed Antartide, è stato annunciato dalla sirena di una motovedetta.

AD ATTENDERLI FAMILIARI ED AUTORITA'
Le due imbarcazioni hanno navigato per poco meno di 60 ore. Ad attenderli sulla banchina dello scalo portuale dell'isola, autorità e parenti. I pescatori, una vola a terra, si sono sottoposti ora ad un doppio tampone Covid direttamente nei gazebo allestiti nel porto di Mazara: tutti i marittimi sono risultati negativi.

LO SFOGO: "CI HANNO TRATTATI MALISSIMO"
"Siamo stati trattati malissimo, ma sono felice di essere qui" ha raccontato Pietro Marrone, comandante del Medinea. Un altro componente l'equipaggio, un tunisino, ha a sua volta dichiarato: "Siamo stati per settimane a piedi nudi, ci hanno trattato molto male".