Tutti a rapporto dal premier. "Mission impossible", questa sera, a palazzo Chigi dove, a partire dalle 18, è in programma il vertice del presidente del Consiglio con i capi delegazione della maggioranza di governo. Un estremo tentativo, quello di Giuseppe Conte, per provare a scongiurare una crisi che, di giorno in giorno, appare sempre più imminente.

RECOVERY SUL TAVOLO DEL DIBATTITO
Sul tavolo, manco a dirlo: la rivisitazione del Recovery plan, così com'è stata suggerita da M5S, Pd e Leu con timidi cenni di "soddisfazione" che pare siano stati espressi anche da Iv, autentica spina nel fianco della coalizione. La riunione è stata allargata anche a due delegati per ognuno dei partiti che compongono la coalizione di governo. Insieme a Dario Franceschini (Pd), Alfonso Bonafede (M5s), Teresa Bellanova (Iv) e Roberto Speranza (Leu), dunque, ci saranno anche altri due esponenti di ciascun partito delegati a seguire l'atteso dibattito sul restyling del piano di aiuti europeo.

CHI CI SARA' ALLA RIUNIONE
Alla riunione, secondo quanto trapelato, dovrebbero prendere parte anche i ministri Gualtieri, Patuanelli, Amendola e Provenzano, oltre al sottosegretario Riccardo Fraccaro. Che si tratti di una missione "quasi" impossibile lo certifica la posizione espressa dalla pattuglia renziana. E' vero, infatti, che i fedelissimi dell'ex "rottamatore" hanno mostrato timide aperture sulla proposta di rivedere il Recovery, ma è anche vero che su temi come il Mes, la cabina di regia sul Recovery e la delega ai Servizi Segreti (che lo stesso Conte ha avocato a sé) non hanno mostrato alcuna intenzione di fare dietrofront.

I TRE PUNTI FERMI DEI RENZIANI
Per i renziani il fondo salvastati va attivato, la "task force" di esperti sul piano di aiuti va cassata e la delega ai Servizi affidata ad altri e non al capo dell'esecutivo. Ora, che l'atmosfera sia tesa lo dimostra l'ultimatum lanciato, in mattinata, dalla ministra (alle Politiche Agricole) Teresa Bellanova. "Con Italia Viva non chiediamo postazioni in più, chiediamo soluzioni. Il tempo è finito: è il momento di dire che cosa si vuole fare" ha scritto su Facebook l'esponente di Iv alla vigilia del confronto di questa sera.

LA MINISTRA: "ESPERIENZA AL CAPOLINEA"
"Il premier - ha poi rincarato la dose la ministra alle telecamere di Rai 2 - dovrebbe prendere atto che questa esperienza è al capolinea e dire se siamo in grado tutti di ripartire. Ora servono risposte. Sono mesi che chiediamo un accordo programmatico perché non si può andare avanti con un Dpcm o un decreto alla settimana. Noi critichiamo e avanziamo proposte: il punto è se le proposte vengono accolte", ha concluso. A fare da contraltare alle bordate renziane, sono arrivate le prese di posizione di dem e 5Stelle che, in queste ore delicate per la tenuta dell'esecutivo, stanno cercando di fare quadrato attorno al presidente del Consiglio.

ZINGARETTI: "SOSTENIAMO QUESTO GOVERNO CON LEALTA'"
"La situazione del Paese non tollera rinvii e attendiamo sviluppi della situazione già nella giornata di oggi e domani. E' un passaggio fondamentale per gli sviluppi del governo che noi sosteniamo con la massima lealtà" ha sbottato il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.

DI MAIO: "AVANTI CON CONTE"
"Questo governo deve andare avanti. Il Paese non può rischiare di cadere nell'immobilismo, non sono accettabili giochi di palazzo, ma serve trasparenza" ha aggiunto, dal canto suo, il ministro degli esteri (ed ex plenipotenziario del Movimento) Luigi Di Maio su Facebook. "Lavoriamo tutti a un patto di governo più articolato che dia certezze sui temi ad ogni forza politica, ma insieme a Giuseppe Conte che va rispettato e sostenuto" ha aggiunto Di Maio. "Se dobbiamo discutere di qualcosa non discutiamo di poltrone ma di temi. Se la direzione è quella di individuare un percorso che porti a una maggiore efficienza e concretezza ben venga" ha quindi rilanciato. "Il MoVimento 5 Stelle - ha detto ancora - è la prima forza in Parlamento e deve farsi valere di più, proponendo ai nostri partner un nuovo patto per l'Italia anche con le riforme costituzionali e nuovi strumenti per sostenere famiglie, imprese e lavoratori, soprattutto autonomi, che sono quelli ad aver subito il colpo più grande dalla crisi". "Non possiamo rischiare di perdere i soldi del recovery plan - ha infine rimarcato Di Maio - , perché significherebbe dare il colpo di grazia alla nostra economia".

+++AGGIORNAMENTO+++

RECOVERY, I RENZIANI: "DAREMO RISPOSTA IN 24 ORE"
Italia viva
avrebbe chiesto al governo di accelerare sul Piano nazionale di ripresa e resilienza perché "si è perso sin troppo tempo". E' quanto trapelato dal vertice di maggioranza convocato in serata dal premier Conte con i capidelegazione dei partiti di governo. "Abbiamo chiesto di iniziare a lavorare a luglio e vi siete svegliati a dicembre. E dal 7 dicembre ci avete riconvocato il 22 dicembre - hanno ricordato gli esponenti del partito di Renzi". "Ora vogliamo il documento finale e su quello diamo valutazione in 24 ore. Non si perda altro tempo" hanno concluso.