C'è grande attesa in Uruguay per l'annuncio sul vaccino contro il coronavirus che dovrebbe essere imminente. Ieri pomeriggio il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto che autorizza il governo ad acquistare le dosi in forma "urgente".

In base a quanto riportato da El Paísil decreto non specifica quale vaccino sarà comprato, il numero di dosi che arriveranno, né il costo totale dell'operazione. Consiste più che altro in un documento generale che autorizza il potere esecutivo a firmare i contratti con le diverse aziende produttrici considerato che -secondo le anticipazioni della stampa locale- il governo sta portando avanti trattative simultanee per ottenere diversi vaccini: c'è innanzitutto quello della Pfizer-BioNtech già presente in Europa, poi quello della cinese Sinovac e infine quello realizzato da AstraZeneca, in collaborazione con l'Università di Oxford. Seguendo l'esempio dell'Argentina, nelle scorse settimane si era parlato con insistenza anche del vaccino russo Sputnik V che dovrebbe essere la terza opzione sul tavolo del governo come alternativa a quello di AstraZeneca.

L'unica notizia certa fino ad ora è il contratto -firmato dal governo la settimana scorsa- con la società tedesca Va-Q-Tec, multinazionale con sede in Uruguay, che si occuperà della fornitura di congelatori e del sistema di confezionamento per mantenere freddi i vaccini. Un accordo questo abbastanza significativo dato che nel caso dei vaccini Pfizer questi devono essere conservati a una temperatura di -70 gradi.

Insieme al Paraguay, l'Uruguay è l'ultimo paese del Sud America a non aver ancora iniziato il piano di vaccinazione e ciò sta provocando forti contrasti all'interno del mondo politico con l'opposizione del Frente Amplio che da tempo invoca soluzioni più rapide. Fino ad ora, invece, gli annunci dell'esecutivo sono stati estremamente centellinati accompagnati da ottimismo e massima riservatezza per non interferire sulle multiple trattative.

Secondo il piano di vaccinazione divulgato dal Ministero della Salute le prime dosi saranno distribuite al personale medico nel mese di marzo e poi in, diverse fasi, al resto della popolazione. L'obiettivo sperato è quello di vaccinare 600.000 persone al mese.

di Matteo Forciniti