di ROBERTO ZANNI

Nell'antica Grecia si chiamava ostracismo: un bando, emesso dalla città, che colpiva il cittadino ritenuto pericoloso per lo Stato. Una misura di polizia e la vittima doveva rimanere fuori dal territorio della polis per un periodo determinato che in origine era 10 anni. Per essere valido, doveva essere firmato da almeno 6000 cittadini. Oggi l'ostracismo lo si può incontrare, nei democraticissimi​ Stati Uniti, un po' dappertutto: se non sei in linea con il pensiero dei Democratici (con la maiuscola) i progressisti, i leftist, la squalifica è immediata: dai social dove si viene banditi immediatamente, senza processo, fino ai posti di lavoro. E oggi negli Stati Uniti non servono nemmeno 6.000 firme per far scattare la pena massima, spesso ne basta una sola. Come a Chicago, purtroppo solo uno dei tanti esempi, ma comunque indicativo vista poi la situazione drammatica in cui si ritrova la città: il 2020 si è chiuso infatti con l'astronomica​ cifra di 769 omicidi, quasi​ il 50% in più dell'anno precedente. E il 2021 è iniziato, se possibile, anche peggio: 51 uccisioni in gennaio (erano state 35 un anno fa) il numero più alto negli ultimi quattro anni. Ma evidentemente non sono​ questi i problemi che il sindaco Democratico Lori Lightfoot, in carica dal 2019, vuole risolvere. Ce ne sono altri più impellenti: le statue. Infatti con un tempismo davvero rimarchevole l'amministrazione del primo cittadino Lori Lightfoot ha creato una commissione che avrà il fondamentale compito di revisionare 41 statue presenti sul territorio comunale come parte di un "progetto di guarigione razziale e stima storica" già iniziato la scorsa estate. E così mercoledì è stato inaugurato un sito web dove vengono descritti in maniera dettagliata tutti i monumenti controversi (per l'amministrazione). Tra questi Benjamin Franklin, uno dei Founding Father degli Stati Uniti, poi il 18º presidente Ulysses S. Grant,​ ancora un memoriale della polizia legato alla rivolta di Haymarket Riot quindi Leif Ericson, esploratore arrivato nell'America del Nord 500 anni prima di Cristoforo Colombo che ovviamente non poteva mancare nella 'blacklist'. Le statue, tre​ in totale, raffiguranti il navigatore genovese erano state portate via l'estate scorsa, anche nottetempo, esempi della 'cancel culture' l'ostracismo tanto amato ora da una parte degli americani. "Questo progetto - ha dichiarato il sindaco Lightfoot, mentre per le strade di Chicago da qualche parte si sparava - è una potente opportunità per noi di riunirci​ per valutare i numerosi monumenti e memoriali, per affrontare la nostra storia". Delle 41 statue che fanno parte della lista nera, alcune saranno demolite, mentre per quello che riguarda​ le tre di Colombo vittime dell'ostracismo degli anni Duemila, non si sa ancora sei mai saranno riportate in città nonostante le proteste di tanti italo-americani. Una di queste rivolte, tra virgolette ovviamente, ha avuto come protagonista Ron Onesti, presidente del Chicago's Joint Civic Committee of Italian Americans, che visto il buco di cemento grigio rimasto nella Little Italy ad Arrigo Park dopo la deportazione di una statua di Colombo, ha fatto preparare, spendendo anche 12.000 dollari, una dozzina di striscioni tricolori con le immagini di celebri italo-americani accompagnati dalla frase 'Orgoglioso e positivo'. L'iniziativa non è stata gradita dalla città che non ha concesso il permesso e quindi questi nuovi simboli dovranno essere rimossi, ma alcuni sono stati anche oggetto di nuove proteste e polemiche a cominciare dallo striscione dedicato a Rudy Giuliani (poi immediatamente tolto). Ma la statua di Colombo che era ad Arrigo Park, ora in un magazzino, rappresentava davvero il duro lavoro di generazioni di italo-americani a Chicago: opera dello scultore Moses Ezekiel per​ il padiglione italiano della World's Columbian Exposition del 1893, prima di arrivare nell'ultima sede, da dove è stata tolta l'anno scorso, si era fermata in diversi luoghi in città, ma a questo punto solo un intervento dall'alto potrebbe farla tornare. Ma nessuno ci spera più: a Chicago questo genere di miracoli ormai sono diventati impossibili.