Ora bisogna accelerare sui vaccini. E' l'imperativo dell'Ue per contrastare il covid e le sue varianti. Di questo hanno parlato i 27 leader durante il vertice in videoconferenza sul coordinamento delle misure da adottare contro il virus. In una bozza delle conclusioni si legge che “la nostra strategia ha consentito a tutti i Paesi dell'Unione di accedere ai vaccini. Ma dobbiamo accelerare con urgenza l'autorizzazione, la produzione e la distribuzione di vaccini. E la campagna vaccinale stessa”. Nel documento un passaggio importante sulle aziende che “devono assicurare prevedibilità della produzione di vaccini e rispettare i termini di consegna contrattuali”.

LE PAROLE DI DRAGHI

Proprio sulle aziende si è soffermato Mario Draghi. Nel suo intervento il premier italiano ha detto che quelle inadempienti non dovrebbero essere scusate, sottolineando la necessità di andare più veloci.

SASSOLI: NO A NAZIONALISMI SUI VACCINI

“Oggi al Consiglio europeo ho chiesto di essere chiari nel rifuggire ogni tentazione di nazionalismo sui vaccini – ha spiegato su Facebook il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli -. Il ritmo dei programmi di vaccinazione europei è aumentato: oltre 27 milioni hanno ricevuto una prima dose, e di questi 9 milioni hanno ricevuto le 2 dosi che sono necessarie. L’Unione europea si è assunta compiti complessi e carichi di implicazioni perché era necessario, ma nell’assenza di una vera competenza europea in materia di salute, che invece necessariamente in futuro occorrerà prevedere. La lezione che ci offre la pandemia non potrà farci tornare al punto di partenza: non potremo tornare al mondo di prima”.

GENTILONI: VACCINO LUCE IN FONDO AL TUNNEL

Intervenuto via web alla lectio magistralis "Rebuilding Trust" dell'università Luiss, il commissario Ue agli Affari Economici, Paolo Gentiloni, ha dichiarato: “I vaccini ci hanno dato una luce in fondo al tunnel, anche se ancora non sappiamo quanto il tunnel sia lungo. Vinceremo la battaglia contro la pandemia grazie ai vaccini e ai possibili progressi nelle terapie. Draghi? Può giocare un ruolo chiave in Europa”.