di Matteo Forciniti

Il corpo del calciatore è stato ritrovato ieri mattina dall’Armada Nacional dopo due giorni di intense ricerche tra le acque dell’Arroyo Pando, un fiume del dipartimento di Canelones. Secondo le ricostruzioni riportate dalla stampa locale, Acosta stava cercando di attraversare il fiume a nuoto in compagnia del fratello che però a un certo punto ha deciso di tornare indietro. Acosta invece ha continuato a nuotare e quando si trovava a circa 15 metri di distanza dalla riva ha iniziato a chiedere aiuto scomparendo poi in una zona con una profondità di 4 metri. Il fratello ha subito lanciato l’allarme dando così inizio alle ricerche che ieri si sono concluse con la tragica notizia.

Franco Acosta aveva appena compiuto 25 anni. La sua carriera da calciatore iniziò nel 2015 con l’esordio al Fenix prima del grande salto in Europa, in Spagna, per una breve esperienza che però non ha lasciato molte tracce. Venne acquistato dal Villarreal dove giocò due stagioni con la squadra B e poi venne ceduto al Racing Santander dove rimase per un breve periodo.

Dal suo ritorno in patria, l’attaccante ha giocato con il Boston River, il Plaza Colonia e l’Atenas. Con la nazionale dell’Uruguay ha conquistato una medaglia di bronzo al Mondiale Under 20 del 2015, mentre con l’Under 17 ha realizzato 12 gol in 13 partite.

“Siamo profondamente scioccati e tristi per la tua perdita. Ti ricorderemo per sempre, Franco” ha scritto su Twitter il Villareal dopo la notizia della scomparsa. Tantissimi sono stati nelle ultime ore i messaggi delle squadre locali oltre a quello della Auf, la Federcalcio uruguaiana, che in un comunicato ha espresso le sue condoglianze: “Ci rammarichiamo con profonda tristezza per la morte del calciatore Franco Acosta, che era un membro delle squadre giovanili uruguaiane. Le nostre condoglianze alla sua famiglia, amici e colleghi”.

Non è la prima volta che un calciatore uruguaiano perde la vita in modo tragico a causa di un corso d’acqua, un fiume o una laguna. Pochi mesi fa, lo scorso dicembre, il 27enne Maximiliano Pereira Cardozo è annegato, cadendo accidentalmente, nel lago Salto del Penitente mentre era in compagnia della moglie incinta di 3 mesi.