di Matteo Forciniti

Sistema educativo, spettacoli pubblici e sport amatoriali. Sono queste le poche aree di intervento su cui il governo uruguaiano ha deciso di puntare per cercare di frenare l'avanzata del coronavirus che sta facendo registrare i suoi numeri peggiori dopo un anno di pandemia.

Alle chiusure drastiche chieste dall'opposizione del Frente Amplio il governo preferisce ancora una volta l'atteggiamento morbido con l'appello alla responsabilità collettiva dei cittadini, una costante nella gestione di questa emergenza sanitaria. "Non sarà mai il governo a passare la palla alla gente ma ovviamente ci deve essere concordanza tra la situazione nel paese e il comportamento della gente", ha detto il presidente Luis Lacalle Pou usando la metafora calcistica per riferirsi all'importanza del comportamento delle persone.

Tra le misure annunciate martedì sera in una conferenza stampa molto attesa c'è innanzitutto la scuola e il sistema educativo che non subiranno grossi cambiamenti almeno fino al 4 aprile: si mantengono le lezioni in presenza ma senza l'obbligatorietà e lasciando poi alle autorità locali la decisione finale mentre alle università si raccomanda di limitare l'obbligo di lezioni frontali solo alle attività di laboratorio. L'unica chiusura decretata riguarda l'insegnamento di livello medio nel dipartimento di Rivera nel nord del paese, attualmente l'area più colpita.

"Vogliamo incidere il meno possibile nel rapporto tra i giovani e il sistema educativo. Non vogliamo che si perda questo vincolo che già lo scorso anno ha dovuto subire un forte peggioramento" ha spiegato il presidente al termine della riunione del Consiglio dei ministri.

Fino al 4 aprile continueranno ad essere consentiti anche gli spettacoli pubblici con la limitazione del 30% della capacità che da oggi avrà un massimo consentito di 400 persone.

Più colpito è invece lo sport amatoriale che soffrirà le chiusure delle attività a discapito dei professionisti che invece potranno continuare anche se solo all'aperto.

L'altra misura annunciata è il prolungamento della legge che limita temporaneamente il diritto di riunione attraverso un coordinamento tra forze di polizia e autorità sanitarie: questa legge è in vigore dal 22 dicembre dello scorso anno ed è stata già rinnovata una volta. È previsto che in questa settimana il Parlamento si riunirà in forma urgente per votare un nuova estensione.

Prosegue intanto la campagna di vaccinazione che ha già superato quota 200mila vaccinati. Poco prima della conferenza stampa del governo, all'aeroporto di Carrasco sono arrivate 1.558.000 nuove dosi del vaccino Sinovac proveniente dalla Cina. A queste seguiranno 50.310 nuove dosi del vaccino Pfizer destinato al personale della salute.

Attualmente in Uruguay ci sono 10.461 casi positivi di Covid 19 di cui 135 ricoverati in terapia intensiva, un dato quest'ultimo che viene costantemente monitorato dagli esperti e che oggi si trova in zona gialla di allerta. 725 sono state le morti provocate dalla malattia fino al momento.