BRUXELLES - Nel 2023 l'Italia ha registrato un deficit pari al 7,4% del Pil, in calo rispetto all'8,6% del 2022.

Si tratta tuttavia del deficit più elevato dell'intera Ue, seguito da Ungheria (6,7%) e Romania (6,6%). È quanto emerge dagli ultimi dati Eurostat. Il debito pubblico dell'Italia è sceso al 137,3% del Pil, rispetto al 140,5% del 2022. Nell'Eurozona il rapporto deficit/Pil medio nel 2023 è sceso al 3,6%, dal 3,7% dell'anno precedente, mentre nell'Ue è salito dal 3,4% al 3,5%. Il debito pubblico è diminuito dal 90,8% all'88,6% nell'Eurozona e dall'83,4% all'81,7% nell'Ue.

Alla fine del quarto trimestre del 2023 il debito pubblico dell'Italia è sceso al 137,3% del Pil rispetto al 137,9% del terzo trimestre. Nell'Eurozona il rapporto debito-Pil è sceso all'88,6% rispetto all'89,6% del trimestre precedente. Lo comunica Eurostat. Il debito pubblico italiano si conferma al secondo posto tra i Paesi dell'area euro, dopo la Grecia al 161,9% e davanti alla Francia al 110,6%. Seguono la Spagna al 107,7% e il Belgio al 105,2%.

Nel 2023, si evidenzia nei dati dell'ufficio di statistica europeo, sono stati undici i Paesi Ue a registrare un disavanzo superiore al 3% del Pil. Oltre a Italia, Ungheria e Romania, anche Francia (5,5%), Polonia (5,1%), Slovacchia e Malta (entrambe al 4,9%), Belgio (4,4%), Repubblica ceca (3,7%), Spagna (3,6%), Estonia (3,4%). Il deficit registrato dalla Germania è stato pari al 2,5% del Pil. Sul fronte del debito pubblico, tredici Paesi membri hanno fatto segnare un rapporto superiore al 60% del Pil, con i livelli più alti rilevati in Grecia (161,9%), Italia (137,3%), Francia (110,6%), Spagna (107,7%) e Belgio (105,2%).