Si tratta davvero di un viaggio unico che porterà per la prima volta al National Statuary Hall di Washington DC la statua di una afroamericana. Nilda Maria Comas, scultrice di Porto Rico sta infatti lavorando per realizzare l'opera raffigurante Mary McLeod Bethune, la prima nera a rappresentare uno stato nel grande salone della capitale (ci sono 100 monumenti, due per ogni stato degli USA). E l'opera sarà presentata in anteprima in Italia a Pietrasanta, in provincia di Lucca il 7 maggio.

Mary McLeod Bethune, nata a Mayesville nel South Carolina il 10 luglio 1875 in una piantagione di cotone, 15ª di 16 figli, e morta a Daytona in Florida il 18 maggio 1955, conosciuta come la madre dei diritti civili, figlia di ex schiavi, lavorò con il presidente americano Franklin Delano Roosevelt: autodidatta, fu consigliere nazionale in quello che venne chiamato all'epoca Black Cabinet. Una figura emblematica e per realizzarne la statua Nilda Maria Comas è stata scelta tra 1600 candidati.

Oltre il 70% dell'opera è stata già realizzata in un laboratorio di Pietrasanta dove l'artista si divide durante l'anno (l'isola natìa e Fort Lauderdale in Florida le altre residenze) e sarà in marmo bianco con una rosa di marmo nero, come quella che ricevette quando in Svizzera accompagnò Roosevelt alla prima firma di un accordo delle Nazioni Unite. "Rifletterà una donna molto dolce e colta" così racconta la sua statua l'artista portoricana che per realizzare l'opera, oltre a studiare a fondo l'attivista e femminista, si è anche incontrata con alcuni parenti.

"E quando ho avuto l'opportunità di ascoltare anche la voce - ha aggiunto - mi sono innamorata della persona". L'inaugurazione della statua negli Stati Uniti è prevista per il 10 luglio, anniversario della nascita della Bethune. Ma perchè Pietrasanta? È la capitale della lavorazione artistica del marmo, capoluogo storico della Versilia, meta da sempre di grandi artisti internazionali. E a Pietrasanta da 28 anni si è trasferita Nilda Maria Comas, chiamata la 'maestra', e in questo periodo ha lavorato a fianco di 'maestri' del calibro del colombiano Fernando Botero, solo per nominarne uno.