Sergio Mattarella ricorda Marco Biagi. Nell'anniversario dell'uccisione del giuslavorista, il Capo dello Stato ha voluto ricordare come quell'agguato e la morte “per mano assassina di Marco Biagi” abbiano “impresso nella memoria della nostra comunità, un segno profondo che non può essere cancellato”.

Il terrorismo, ha detto ancora il presidente della Repubblica, è “stato sconfitto dall’unità del popolo italiano e dalla consapevolezza che la libertà e i principi sanciti dalla Costituzione restano la cornice indispensabile di ogni progresso civile e sociale”.

“Il fanatismo e l'odio portano sempre all’imbarbarimento e al declino: è questa una lezione che viene dai momenti più difficili della nostra storia e che mai va dimenticata" ha aggiunto l'inquilino del Colle.

“Nel delirio ideologico della banda brigatista – ha sostenuto Mattarella - dovevano essere spezzati quei fili che collegavano le Istituzioni alla società, le decisioni politiche al necessario fondamento di competenze, di confronto intellettuale, di connessione con le aspirazioni delle parti sociali”.