E' accaduto a Milano: un 24enne è stato assolto dopo essere finito a processo con l'accusa di "falso" per aver mentito nel compilare un'autocertificazione durante un controllo anti-Covid avvenuto nel capoluogo meneghino. Fermato dalle forze dell'ordine alla stazione Cadorna il 14 marzo, il giovane aveva dichiarato di lavorare in un negozio e che in quel momento stava rientrando a casa. Una decina di giorni dopo, però, un agente per verificare la veridicità delle sue affermazioni aveva inviato una e-mail al titolare del negozio, il quale aveva risposto dicendo che il ragazzo quel giorno non era di turno. "Un simile obbligo di riferire la verità non è previsto da alcuna norma di legge", recita la motivazione del gip Alessandra Del Corvo.