Dopo l’approvazione dell'Agenzia europea del farmaco (Ema), il siero di AstraZeneca, che fino a pochi giorni fa si chiamava semplicemente “vaccino Covid-19 AstraZeneca”, ha cambiato nome: da oggi, infatti, si chiama ufficialmente “Vaxzevria”. Ma non è l'unico cambiamento legato al siero prodotto dal colosso farmaceutico anglo-britannico. Nel nuovo bugiardino, infatti, la società ha deciso di aggiungere, tra gli effetti collaterali, anche i rari casi di trombosi.

In ogni caso l'Ema ha ribadito che, al di là di questo come di altri eventuali effetti collaterali, “i benefici di Vaxzevria contro il Covid-19 continuano a essere superiori ai rischi” e che “non ci sono cambiamenti raccomandati riguardo l'uso” del siero. Intanto, cambio di nome a parte, in Europa il siero anglo-svedese continua a non convincere.

In Germania alcuni Land, tra cui quello di Berlino, hanno deciso, infatti, di interrompere precauzionalmente le vaccinazioni per tutti gli under 60. La decisione è arrivata dopo alcuni casi di trombosi cerebrali, alcune delle quali fatali, registrate principalmente nella fascia femminile al di sotto dei 55 anni.

L'Austria, dal canto suo, ha deciso di trattare direttamente con la Russia per l'acquisto di un milione di dosi di vaccino Sputnik e intanto ha minacciato Bruxelles di bloccare 100 milioni di dosi del siero di Pfizer destinate ai Paesi Ue, per il 4/o trimestre, qualora non dovesse ottenere una consegna più massiccia delle dieci milioni di dosi che verranno anticipate dal lotto tra aprile e giugno.

STEFANO GHIONNI