Al via alla rassegna "Vivo d'Arte" organizzata da Roma Europa Festival insieme al Ministero degli Esteri e in partnership con la nuova piattaforma "Italiana". Un'iniziativa che punta a valorizzare l'arte italiana, con particolare riguardo all'estero. "Parliamo di una Farnesina – ha dichiarato Cecilia Piccioni, direttrice Centrale per la promozione della cultura e della lingua italiana del Maeci- che oggi più che mai ha intrapreso un cammino quasi rivoluzionario finalizzato a promuovere la cultura e l'immagine dell'Italia all'estero in maniera innovativa. È una sfida enorme aver valicato alcuni confini: fare cultura sostenendo il sistema economico nazionale".

La Direttrice ha ricordando che nel comparto 'cultura e creatività' in Italia è impiegato più di 1 milione e mezzo di persone per un sistema che fa girare 96 miliardi di euro l'anno. In riferimento alla rassegna Vivo D'Arte, la dottoressa Piccioni ha ricordato  come gli  artisti che partecipano alla kermesse siano i migliori ambasciatori dell'Italia all'estero. Il progetto si rivolge ad artisti under 36 attivi per lo più nelle arti performative e che siano iscritti all'Aire. Agli artisti verrà offerto un premio di produzione, per una quasi totale copertura delle spese di creazione della loro opera. Il progetto vincitore verrà presentato a Roma nell'ambito della 36esima edizione del Roma Europa Festival tra settembre e novembre.

Giovanni Maria De Vita, Capo Ufficio I della Direzione Generale per gli Italiani all'Estero del Maeci, durante l'incontro ha ricordato come compito della Dgit della Farnesina sia quello di seguire i connazionali all'estero. Ben 315mila sono state le nuove iscrizioni all'Aire nel 2020 nonostante la crisi: i giovani di età compresa tra 18-35 anni rappresentano il 40% di questo collettivo di espatriati e quindi 100mila giovani si sono trasferiti all'estero alla ricerca di diverse opportunità in questo anno terribile.

"Quando si parla di persone che si muovono all'estero- ha dichiarato De Vita- si pensa di solito a professionisti e scienziati o persone impiegate nella ristorazione o nel settore del Made in Italy; è importante però considerare anche quella parte della comunità che opera all'estero nel campo artistico: musicisti, pittori, danzatori, fumettisti, grafici. In questa loro attività esprimono l'eredità di un qualcosa che ha sempre riguardato l'Italia: essere esportatori della creatività". Il dirigente ha sottolineato come questo bando permetta alla nuova mobilità e alle nuove generazioni di italiani all'estero di cimentarsi in modo professionale con l'arte esportata in contesti lontani dall'Italia.