Papa Francesco torna a parlare della proprietà privata, durante la Messa celebrata nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia in occasione della Festa della Divina Misericordia. Il pensiero di Bergoglio è chiaro, “Condividere la proprietà non è comunismo, è cristianesimo allo stato puro”. L’occasione gli è data dal commento al passo degli Atti degli Apostoli che recita “nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune”. Secondo il Papa, “il diritto alla proprietà privata si può considerare solo come un diritto naturale secondario e derivato dal principio della destinazione universale dei beni creati”. L’argomento era stato trattato da Francesco nel novembre dello scorso anno quando l’aveva definita “non intoccabile”.