di Renato Silvestre
L'espressione ab Urbe condĭta, anche Anno Urbis Conditæ o Anno Urbis (AUC, AVC, a.U.c. oppure AU; letteralmente "dalla Città fondata" o "anno della fondazione della Città", resa più liberamente con "dalla fondazione di Roma") fa riferimento a un sistema di calcolo degli anni che prese piede tra i Romani a partire dalla fine del periodo repubblicano: gli anni venivano computati a partire dal 753 a.C., la presunta data che l'erudito Marco Terenzio Varrone aveva stabilito ai tempi di Giulio Cesare per la fondazione di Roma.
La cosiddetta "data varroniana" era stata ricavata fissando al 509 a.C. il primo anno della Repubblica e attribuendo 35 anni di regno a ciascuno dei sette re di Roma. 
Precedentemente, il metodo in uso tra i Romani per ordinare gli eventi della storia era quello adottato agli inizi dell'età repubblicana: si indicavano gli anni a partire dai nomi dei due consoli in carica (detti perciò eponimi), che duravano in carica solo un anno.
Il calcolo di Varrone - Varrone stabilì la data tradizionale per la fondazione di Roma nel 21 aprile 753 a.C..  Egli, per risalire alla data della fondazione, partì da una lista di consoli, peraltro contenente qualche errore, e chiamò l'anno in cui si insediarono i primi consoli (Bruto e Collatino) "245 ab Urbe condita" (CCXLV a.U.c.), accettando l'intervallo di 244 anni indicato da Dionigi di Alicarnasso per il totale degli anni in cui Roma fu governata dai leggendari sette re. La correttezza del calcolo di Varrone non è mai stata provata in modo scientifico, cionondimeno la data da lui stabilita viene ancora universalmente usata.
Ipotesi dell'origine per sinecismo - Secondo la storiografia moderna, Roma non fu fondata con un atto volontario, ma nacque, come altri centri contemporanei in tutta l'Italia centrale, dalla progressiva riunione di nuclei abitati sparsi, ancora privi di caratteristiche urbane: si sarebbe trattato di villaggi latini, sabini ed etruschi situati sui tradizionali sette colli e questo fenomeno di sinecismo sarebbe ricordato nei miti sulla fondazione di Roma e nelle vicende dei primi re di Roma. La data tradizionale della fondazione, alla metà dell'VIII secolo a.C. come momento significativo in questo processo formativo sarebbe confermata dall'abbandono in quest'epoca delle necropoli fino ad allora utilizzate tra i diversi villaggi e con l'inizio delle sepolture nella necropoli dell'Esquilino, esterna ai villaggi riuniti.
Recentemente il ritrovamento sul Palatino di resti di muro interpretati come una struttura difensiva risalente alle origini della città, hanno permesso di ipotizzare che il villaggio del Palatino, dove secondo la tradizione sarebbe sorta la Roma quadrata, avesse acquisito una preminenza e più marcate caratteristiche urbane.