Di STEFANO GHIONNI

Il neo Segretario del Partito Democratico Enrico Letta è intervenuto ieri in diretta nella trasmissione “Mezz’ora in più” su Rai3 ed ha lanciato un duro aut aut a Matteo Salvini parlando del coinvolgimento della Lega nel governo di Mario Draghi. “Io non voglio creare problemi ma, sommessamente, suggerisco, perché voglio che il governo vada avanti per due anni, di considerare che se è successo una volta non deve succedere mai più. Se non vuole stare al Governo, la Lega non ci stia”. Una dichiarazione forte che deriva dall’astensione della Lega nel Consiglio dei Ministri riguardo le aperture decise per il 26 aprile, quando gran parte dell’Italia tornerà gialla. Il partito di Salvini, infatti, si è schierato nemmeno tanto velatamente contro il prolungamento del coprifuoco che resta valido dalle 22 alle 5. “Oggi Salvini sta partecipando a una raccolta firme contro il coprifuoco che il governo, di cui lui fai parte, ha deciso”, ha infatti aggiunto un polemico Letta. Il Segretario dei Dem è chiaro sul futuro del partito e della relazioni con partiti di destra ora alleati di governo: “Noi condividiamo l’operato di Draghi e vogliamo che il governo vada avanti ma questo è un esecutivo straordinario e dopo alle elezioni si andrà divisi”. Letta sottolinea le distanze da Salvini anche riguardo il tema migranti: “I voti si possono perdere la dignità no e quando si lascia morire in mare delle persone è contro le leggi del mare. Le persone si salvano a prescindere che siano migranti o no e che a nessuno venga idea di fare propaganda sulla pelle delle persone. Spero che fare propaganda sui morti in mare sia un’idea che non venga a nessuno. Ci sono valori non negoziabili, dobbiamo portare il tema livello europeo, non è una questione solo italiana”. Non manca un commento sulla possibile alleanza con il M5S: “Con Conte ci sentiamo ma molto frequentemente. Ha deciso di guidare e trasformare il M5S e dobbiamo essergli grati. Siamo due forze che in vista delle elezioni si avvicineranno. Il Pd allargherà l’orizzonte intorno a sé costruendo un nuovo centrosinistra con quelle forze che vogliono dialogare”. meglio che il negoziato avvenga prima che dopo”.