Una situazione davvero paradossale, se pensiamo che della montagna di soldi che arriveranno al BelPaese tramite il Recovery, al momento non ne usufruiranno gli italiani all’estero. Persone, queste, ancora una volta dimenticate che sembrano servire ai partiti - tutti - solo ed esclusivamente per il voto elettorale. Francamente, se questo è il rispetto che si porta per tutta quella gente che, volente o nolente, vive fuori dallo Stivale, sarebbe opportuno che oramai le strade si dividessero completamente: il contentino delle urne non può bastare. Anzi, è un insulto ai connazionali che non meritano di certo di essere dimenticati così.

Ma è da tanto tempo, oramai, che questi sei milioni di italiani all’estero vivono con il pensiero (a ben donde) di essere quasi un peso per la Patria. Quando in realtà si tratta di persone che portano in giro per il mondo tutta la genialità italica che fanno sempre fare un figurone alla nazione del Tricolore. Per loro, solo qualche pacca sulla spalla e basta. Ma è possibile che non sia parlato di destinare una minima cifra a chi vive all’estero? Non diciamo chissà che cifra, non chiediamo chissà che cifra. Ma per dare piú fondi all'insegnamento della lingua italiana, alle scuole italiane all'estero, alle associazioni e ai giovani, ai Comites e soprattutto ad aumentare il personale che lavora nei consolati e nelle cancellerie consolari (Montevideo docet) per velocizzare il rilascio di passaporti e cittadinanze che in alcuni Paesi é annuale.....

Almeno qualche spicciolo sì... invece niente, parliamo di persone invisibili. Speriamo che adesso Pd, Fdi, Forza Italia, M5s e logicamente il Maie, per bocca di Ricardo Merlo, possano prendere in mano la situazione e protestare contro questo lassismo che esiste oramai da anni nei confronti di chi vive lontano dall’Italia. Ma l’Italia, lo sappiamo, è anche autolesionista: il taglio dei parlamentari di qualche mese fa ha fatto sì che tutti gli italiani all’estero siano ancora meno rappresentati politicamente. Non che prima lo fossero chissà quanto, ma la riforma Fraccaro ha penalizzato il diritto di rappresentanza di queste persone, se si pensa che il rapporto tra eletti ed elettori viene ulteriormente diluito: ogni senatore eletto all’estero rappresenterà 1,2 milioni di cittadini, ogni deputato 700mila cittadini residenti all’estero. Franco Battiato cantava ‘povera Patria’, noi aggiungeremmo ‘poveri italiani all’estero’... Poveri noi...