Sono sostanzialmente due i motivi che ci spingono a unirci all’appello del Cgie affinché ci sia uno spostamento in avanti in merito alle elezioni per il rinnovo dei Comites e dello stesso Consiglio generale degli italiani all’estero. Come risaputo, l’appuntamento con le urne è fissato per il prossimo 3 dicembre.

La prima domanda che ci si pone è questa? Ma in che momento della pandemia saremo in quel periodo? Qui, ‘grazie’ alle varianti’, non c’è nulla di sicuro e potrebbe anche darsi che tra 8 mesi saremo ancora alle prese con questo maledetto Coronavirus. Insomma, non avendo ancora la certezza che l’incubo sarà finito per allora, sarebbe stato meglio organizzare il voto a bocce ferme, e cioè con la fine ‘ufficiale’ dell’emergenza sanitaria che c’è in tutto il mondo.

Bisognerebbe ‘lavorare’ per gradi, concentrandosi sulla cosa più importante: la battaglia al virus. Darlo per sconfitto entro il 3 dicembre non ci sembra una cosa reale. E se ci trovassimo ancora con ulteriori restrizioni? Diciamoci la verità, anche negli anni precedenti si è registrata una partecipazione non altissima degli aventi diritto e dunque la crisi sanitaria potrebbe portare anche a risultati peggiori. Senza dimenticare che a dicembre, qui a Montevideo e dintorni, saremo in piena estate.

Come risaputo, da sempre si cerca di evitare elezioni in determinati periodi dell’anno e di certo lo si dovrebbe scongiurare appunto nella data a oggi prefissata. Lo ripetiamo, come quotidiano, un po’ come un mantra da più di un anno oramai: gli unici sforzi dei governanti dovrebbero essere puntati solo ed esclusivamente sul come sconfiggere il Covid. Poi, una volta tornati alla normalità, che si pensi a tutto il resto. Perché, allora, non rinviare il tutto?

Tutto sommato anche in Italia sono state rinviate alcune tornate elettorali e dunque il ministero degli Esteri potrebbe anche capire che sarebbe più opportuno spostare nel 2022 queste votazioni. Siamo certi che ci sarebbe più partecipazione rispetto a quanta potrebbe esserci il 3 dicembre. Si andrebbe a esprimere le proprie preferenze con la mente più libera, magari con il virus definitivamente battuto.