Ditelo chiaro e tondo: a noi degli italiani all’estero non ce ne può fregare di meno. Il fatto che dalla prossima stagione calcistica non sarà più mandata in onda su Rai Italia (per questioni di diritti televisivi) la ben fatta "La giostra del gol" è un’autentica vergogna e mancanza di rispetto verso i sei milioni di connazionali che vivono al di fuori dei confini nazionali e che almeno potevano gustarsi il bello del campionato di Serie A. Invece, nulla. Sempre peggio. Davvero una situazione antipatica per una classe politica che giorno dopo giorno si dimostra sempre più imbarazzante.

Deputati e senatori eletti nelle circoscrizioni estere, ma cosa fate? È davvero il caso di dirlo: un vero e proprio...autogol. Si sa che il calcio è probabilmente il tema più amato dagli italiani, quello più dibattuto. E per gli italiani all’estero la possibilità almeno di essere "collegati" via televisione con la possibilità di vedere le azioni delle partite, è un modo per essere ancora virtualmente all’interno dello Stivale. Invece, ecco un nuovo affronto per chi vive e lavora all’estero e che, da oggi, si sentirà ancora più solo e abbandonato. Un appuntamento, quello con "La giostra del gol", davvero sentito per migliaia e migliaia di connazionali che pur di non perdersi le emozioni provenienti magari da San Siro, magari dal San Paolo (oramai intitolato a Diego Armando Maradona) o dall’Olimpico erano soliti svegliarsi anche nel cuore della notte. Era un sottilissimo cordone ombelicale che li legava all’Italia e che in pratica è stato letteralmente reciso.

Per colpa di chi? Il collega Roberto Zanni nel suo pezzo lo spiega benissimo. Dalla politica alla Lega Calcio passando per la stessa Rai: ognuno ha la propria responsabilità. Che è enorme. Ma con quale coraggio si può pensare di fare una scorrettezza così grande? Cari deputati e senatori, ma in che mondo vivete? Scendete dai vostri piedistalli e cercate di guadagnarvi i vostri lauti stipendi rappresentando e difendendo come si deve i diritti delle persone. Ma in fondo da anni è nell’aria questo menefreghismo dei centri di potere italici verso gli italiani all’estero che contano sempre di meno. E che da tempo denunciano in pratica di essere "chiamati" in causa solamente quando serve il loro voto.

Ma vista la situazione, forse sarebbe meglio recidere del tutto quel sottilissimo filo che li lega alla Patria, che resta sempre il Paese più bello del mondo. Ma che purtroppo è ‘comandata’ da persone che non si "sbattono" per niente per loro. In questo momento sono piú importanti le costruzioni di cattedrali nel deserto... E se i connazionali aspettano anni per la tanto agognata cittadinanza....chissenefrega....Montevideo docet..

di Stefano Ghionni