“Il vaccino è stato studiato per una seconda somministrazione a 21 giorni. Dati su di un più lungo range di somministrazione al momento non ne abbiamo se non nelle osservazioni di vita reale, come è stato fatto nel Regno Unito. È una valutazione del Cts, osserveremo quello che succede. Come Pfizer dico però di attenersi a quello che è emerso dagli studi scientifici perché questo garantisce i risultati che hanno permesso l'autorizzazione”. Parole, queste, di Valeria Marino, direttore medico di Pfizer Italia, nel corso di un’intervista rilasciata a Sky Tg24 in merito all'allungamento della finestra per la somministrazione della seconda dose.

“Dobbiamo studiare – ha poi aggiunto - anche la necessità della terza dose. Abbiamo i dati che dimostrano la copertura immunitaria a sei mesi, dobbiamo osservare i successivi sei mesi. Potrebbe essere possibile una terza dose ma forse anche non necessaria, a meno che non intervengano eventuali varianti, in quel caso una dose 'buster' potrebbe essere utile. Sul vaccino annuale - ha spiegato - bisogna essere molto cauti, potrebbe essere necessario entro l'anno o magari entro due”.